In Valsassina l’ultimo saluto al commerciante Giandomenico Beri

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A Primaluna i funerali di Giandomenico Beri, volto dei commercianti

Gli alpini lo hanno accompagnato nel suo ultimo viaggio

PRIMALUNA – Il tricolore retto dagli alpini della Valsassina ha atteso fuori dalla chiesa di San Lorenzo di Cortabbio, il feretro di Giandomenico Beri: il commerciante valsassinese, per lunghi anni portavoce degli ambulanti, è stato salutato per l’ultima volta giovedì pomeriggio, ai funerali che si sono svolti nella frazione di Primaluna.

Sono state le stesse penne nere a sorreggere la bara e accompagnarla all’esterno della chiesa e poi al corteo funebre. E’ lutto che ha colpito molti in Valle la scomparsa di Beri, titolare del negozio di calzature e abbigliamento Valshoes proprio a Cortabbio, dove abitava con la famiglia, conosciuto e stimato anche a Lecco per il suo impegno associativo in Confcommercio nella categoria degli ambulanti.

 

Per diversi anni aveva ricoperto la carica di presidente provinciale della Fiva (Federazione Italiana Venditori Ambulanti); nonché di presidente regionale entrando a far parte della Giunta nazionale nel 2012. Beri è stato anche presidente dei Commercianti della zona Valsassina.

Ai funerali erano il sindaco di Primaluna, Mauro Artusi, i vertici di Confcommercio ovvero il presidente Antonio Peccati e il direttore Alberto Riva, l’ex presidente Peppino Ciresa e con loro tanti ambulanti come il sindaco di Vercurago Paolo Giovanni Lozza, rappresentante di Anva Confesercenti Lecco.

Una morte improvvisa quella di Beri, a soli 61 anni, che ha lasciato sgomenti quanti lo conoscevano: “Le nostre sono parole di povera gente, il Signore ci aiuta a trovare le parole giuste – è intervenuto don Cesare citando nella sua omelia una parte del libro delle lamentazioni dalla Bibbia – racconta il tormento di un uomo che dice a Dio di essersi perso, di non vedere più la luce, anche che la gioia delle persone incontrate durante la vita non riesce a restituire sollievo e pace. La riposta del Signore che è la misericordia per lui, per Giandomenico e per tutti noi, non è finita”.

“Il Signore conosce il nostro cuore – ha aggiunto il sacerdote – le nostre sofferenze, conosce bene anche il bene di cui siamo capaci e Giandomenico ne ha dato molto, nel suo impegno nella vita sociale ed economica in valle e anche oltre”.