Introbio piange la piccola Margherita, affetta da una malattia rara

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Dopo una lunga lotta contro la malattia, si è spenta Margherita

Aveva solo 8 anni. In tanti si erano mobilitati per sostenerla nelle cure

INTROBIO – Il dolore di una famiglia è il dolore di un’intera comunità perché, dalla Valsassina a Lecco, in tantissimi si erano mobilitati per aiutare la piccola Margherita nella lotta contro la rara malattia che l’aveva colpita e oggi piangono la sua morte: la bimba, residente a Introbio, è morta nella notte a seguito di un malore che ha aggravato le sue condizioni.

La bimba stava trascorrendo alcuni giorni al Dynamo Camp di terapia ricreativa a Pistoia, quando ha accusato un problema respiratorio ed è stata ricoverata all’ospedale di Firenze dove si è spenta nella serata di ieri, mercoledì.

Era affetta dalla sindrome di Rett, una malattia neurologica dello sviluppo che interessa il sistema nervoso centrale. Un male contro cui mamma Giuditta e papà Michele avevano deciso di non arrendersi, accompagnando la loro piccola nel suo percorso e con l’aiuto di tanti amici e associazioni erano stati promossi eventi benefici, di raccolta fondi per sostenere le cure di Margherita e la ricerca scientifica contro la malattia.

Margherita in una delle foto di qualche giorno fa al Dynamo Camp di Pistoia

“La cura possibile per Margherita” era il sodalizio che era stato creato in favore della bimba, diverse iniziative le sono state dedicate, come “Motori in piazza” in Valsassina e la ResegUp di Lecco che nel 2017 aveva devoluto un euro per ognuno dei mille iscritti alle associazioni Uniamoci contro il Parkinson onlus e ProRett Ricerca.

“Tutta la nostra comunità è vicina alla famiglia – ha sottolineato il sindaco di Introbio, Adriano Airoldi – in questi anni il paese si è mobilitato come ha potuto per cercare di dare un aiuto. E’ una famiglia esemplare la loro, per la forza e il coraggio con cui in questi anni hanno lottato affinché si potesse trovare una cura per la loro Margherita ma anche per gli altri bimbi affetti da questa malattia. Siamo tutti addolorati e ci stringiamo a loro in questo momento”.