La Croce rossa nell’emergenza maltempo. “Grande sinergia fra i comitati”

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L’impegno della CRI nell’emergenza maltempo

“Per la prima volta nel nostro mandato ci siamo trovati a fronteggiare una vera emergenza e non una simulazione; la risposta a livello provinciale è stata ottima” così Sem Rusconi, delegato provinciale area emergenze.

LECCO – Lecco, Premana, Valmadrera, Valsassina, Casatenovo, Merate e Colico: 7 comitati della Croce Rossa italiana, mercoledì mattina, si sono uniti, con una grande sinergia a livello provinciale, per portare aiuto e soccorso alle popolazioni di Premana e della Valsassina, colpite dall’emergenza maltempo.

In poco meno di mezz’ora la Sala operativa provinciale (SOP) di Lecco della Croce rossa italiana, grazie alla sinergia che da sempre contraddistingue ogni attività dell’associazione, ha messo a disposizione della prefettura 18 mezzi (5 ambulanze, 2 ambulanze 4×4, 7 Doblò, 2 mezzi 4×4, 1 pulmino e 1 furgone) e 40 volontari, una parte dei quali ha lavorato sotto la guida della SOREU (Sala Operativa Regionale Emergenza Urgenza cioè la Centrale Operativa del 118) per potare soccorso sanitario alle popolazioni coinvolte, mentre i rimanenti hanno preparato il materiale per accogliere eventuali sfollati nelle zone colpite raccogliendo:105 brande con relative coperte, 2 termos e 1 bollitore.

“Per la prima volta nel nostro mandato – spiega Sem Rusconi, delegato provinciale area emergenze – ci siamo trovati a fronteggiare una vera emergenza e non una simulazione; la risposta a livello provinciale è stata ottima e in poco tempo la SOP, grazie all’aiuto dei delegati dei principali comitati della provincia di Lecco, è riuscita a radunare 40 volontari presso la sede della Croce Rossa di Lecco, pronti ad entrare in azione, sia per le attività di protezione civile che per quelle di assistenza sanitaria”.

Le ambulanze attivate per l’emergenza si sono recate, su richiesta della SOREU, nelle zone colpite dal maltempo per controllare che tutte le abitazioni, comprese nell’area da evacuare, risultassero effettivamente vuote. “Al termine di questa prima missione si sono fermate nelle zone critiche fino alle 19 in modo tale da poter garantire un supporto all’assistenza sanitaria in caso di necessità. I restanti volontari sono andati nelle zone rosse per allestire 2 campi (uno a Cortenova da 20 posti e uno a Introbio da 200), ma una volta censite le necessità degli sfollati non si è reso necessario l’allestimento, in quanto gli evacuati sono stati accolti da amici o parenti, fatta eccezione per 13 persone che sono state accolte presso la scuola alberghiera di Casargo”.

“L’emergenza di ieri, la seconda dopo quella del 2002 che era stata fronteggiata dal precedente mandato, ci ha permesso di testare la risposta della macchina dei soccorsi di Croce Rossa a livello provinciale – ha concluso Sem Rusconi – e mi posso considerare ampiamente soddisfatto: la risposta è stata immediata e la sinergia con cui abbiamo lavorato è stata davvero notevole, abbiamo dimostrato che, ancora una volta l’unione, anche con gli altri enti del territorio grazie all’aiuto della prefettura, ha fatto la differenza, garantendo una risposta adeguata e rapida in una situazione di necessità”.

Attualmente il lavoro di Croce rossa nelle zone colpite dal maltempo non è ancora terminato e vede al lavoro 12 volontari: 5 impegnati sul campo accoglienza presso la Scuola Alberghiera di Casargo, 2 posizionati presso la Sede CRI di Premana per supporto a Carabinieri e Vigili del Fuoco, 4 impiegati su un’ambulanza 4×4 aggiuntiva per l’emergenza su Premana, operativa per la SOREU Laghi e disponibile per eventuali necessità.