Maltempo a Casargo: “Attivarsi subito per ottenere lo stato di emergenza”

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CASARGO – Attivarsi subito per ottenere dallo Stato la dichiarazione dello stato di emergenza per Casargo, flagellata dal maltempo in due occasioni nell’arco di meno di una settimana. A chiederlo a gran voce, dichiarandosi vicina e solidale con il Comune, è la Provincia di Lecco che ha evidenziato a Regione Lombardia che servono interventi straordinari, in continuità con quanto già avvenuto in seguito al maltempo di giugno 2019, che ha portato alla dichiarazione dello stato di emergenza.

L’ultimo episodio, di estrema criticità, è avvenuto martedì sera e l’emergenza è, di fatto, ancora in corso.

La Provincia sottolinea quello che è sotto l’evidenza di tutti, ovvero che questi eventi di carattere eccezionale hanno duramente colpito il territorio e hanno danneggiato le infrastrutture per la mobilità, in special modo la rete stradale provinciale e comunale, interrotta in più punti.

Ingente è l’impegno e il coinvolgimento del sistema di protezione civile a tutti i livelli, comunale, provinciale e regionale profuso in questi giorni. Nel comune di Casargo si è dovuto dare ospitalità, presso il Centro Formazione Professionale, a oltre 140 persone (compresi numerosi turisti) impossibilitate a rientrare nelle proprie abitazioni. Ieri mattina, mercoledì, il Consigliere provinciale delegato Elena Zambetti ha visitato i luoghi interessati rendendosi conto personalmente di quanto successo.

La nota della Provincia

“E’ molto importante che si possa arrivare in tempi brevi alla dichiarazione dello stato di emergenza – dichiara insieme al presidente della Provincia Claudio Useulli – Altrettanto importante è che le risorse stanziate siano adeguate per fronteggiare i fenomeni di dissesto idrogeologico del territorio e dell’Alta Valsassina in particolare. Il ruolo della protezione civile e dei volontari sempre disponibili è strategico e fondamentale: la Provincia di Lecco è pronta da subito a supportare, con Regione Lombardia, i cittadini e i piccoli comuni del nostro bellissimo ma fragile territorio”.