Maltempo, Valsassina divisa in due, Premana sommersa dall’acqua

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Primaluna dopo l'alluvione nel giugno 2019

Acqua e fango ‘sommergono’ Premana

A Cortabbio di Primaluna Provinciale chiusa per l’esondazione di tre torrenti

PREMANA – La furia dell’acqua e del fango non ha risparmiato nemmeno la Valsassina: i danni maggiori si sono verificati a Premana, dove l’esondazione del Varrone ha riversato tutta la sua potenza nell’area industriale di Giabbio.

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Paura a Premana

Uno smottamento ha invece interessato il paese, con acqua, fango, detriti e legno che hanno letteralmente inondato la centralissima via Roma, allagando garage e abitazioni. Diverse aziende sono state evacuate, così come i residenti delle case nella parte inferiore del Paese.

Via Roma a Premana

Sul posto, da questa mattina presto, stanno operando in maniera incessante i Vigili del Fuoco e la Protezione Civile, aiutati dagli abitanti.

Una spaventosa immagine del Ponte di Pagnona
La diga di Pagnona

Osservata speciale la diga di Pagnona (di proprietà Enel), dove si temono problemi di tracimazione. Per questo motivo la Prefettura ha emanato un ordine di evacuazione che ha interessato il paese di Dervio (leggi qui).

Danni anche a Primaluna e nella frazione di Cortabbio

Emergenza anche a Primaluna, in particolare nella zona di Cortabbio, dove ad esondare sono stati i torrenti Molinara, Fus e Val di Nus.

Interessata la Strada Provinciale 62, al momento ricoperta di detriti nei punti di esondazione e chiusa al traffico. Di fatto la Valsassina risulta divisa in due a causa dell’esondazione del torrente Molinara che è esondato inglobando la provinciale. Sul posto i Vigili del Fuoco, Protezione Civile, Carabinieri e anche alcuni responsabili di Lario Reti.

Il torrente Molinara scorre sopra il ponte a Primaluna lungo la Provinciale

L’ordinanza sindacale

Vista la situazione di emergenza il sindaco Mauro Artusi ha emesso un’ordinanza di chiusura della Provinciale 62 dalla località Pessina-Barcone alla Cortabbio. Inoltre è stata disposta l’evacuazione delle scuole in via san Rocco e di tutti i fabbricati posti sulle sponde della Valle Molinara, dal ponte alto di Via Diaz al suo innesto nel torrente Pioverna, oltre che lo sgombero di tutti i fabbricati posti sia sulla sponda destra che sinistra della Valle delle Noci posti a una distanza di 70 metri nel tratto che va dal guado su via ai Monti fino alla vasca di laminazione di via Provinciale Vecchia

 

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Al momento, come spiegato, impossibile avviare interventi di rimozione dei detriti: troppa acqua scende ancora da monte, occorre attendere che scarichi completamente.

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