Premana. Pericolo frana: la zona industriale di Giabbio off limits

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La zona Industriale di Giabbio a Premana

Chiusa dalle 12.30 la strada che dal ponte di Premana porta alla zona industriale

PREMANA – Pericolo frana: off limits la zona industriale di Giabbio a Premana dalle 12.30 di oggi, venerdì.

A seguito dei sopralluoghi effettuati, la zona industriale di Giabbio al momento resta inagibile con gli inevitabili disagi per le numerose aziende presenti in zona.

“Non è la zona industriale in sé in pericolo, quanto la strada di accesso che dalla Provinciale 67, all’altezza del ponte, porta alla zona industriale – spiega Giovanni Gianola Direttore Generale del consorzio Premax – A circa metà della strada di accesso, scende una valletta, sopra la quale, a ridosso dall’abitato di Premana, c’è un pezzo di terreno di un’abitazione che presenta una profonda spaccatura. Se quella porzione di terreno dovesse staccarsi, inevitabilmente scenderebbe lungo la valletta per finire proprio sulla strada che costeggia il torrente Varrone. Pertanto, in forma preventiva e precauzionale, il transito è stato vietato”.

Giovanni Gianola Direttore Generale del Consorzio Premax

Questo il motivo idrogeologico che ha portato l’Amministrazione comunale a chiudere la strada mentre Vigili del Fuoco e geologi stanno monitorando la zona.

E’ possibile, spiega Robert Bertoldini della ditta Trattamenti Termici, che a breve la strada venga riaperta con un senso unico alternato; un passaggio che sarà controllato e monitorato per scongiurare qualsiasi pericolo”.

Nel fine settimana si cercherà di capire come intervenire per garantire, da lunedì, un passaggio sicuro e attenuare i disagi alle aziende.

La strada di accesso alla zona Industriale di Giabbio che si vede sullo sfondo

“Dalle 12.30 le produzioni e consegne da e per la zona industriale sono ferme – prosegue il direttore generale della Premax – Proprio pochi minuti fa, un fornitore mi ha chiamato informandomi che era arrivato con un bilico d’acciaio e non sapeva dove scaricarlo”.

L’unica nota positiva, se così la si può definire, arriva dello stato in cui si trovano i capannoni industriali: “Fortunatamente – spiega Gianola- il torrente Varrone in quel punto è arrivato al limite ma non è esondato, quindi la zona industriale non ha subito danni significativi. In qualche azienda c’è stata qualche infiltrazione, a causa delle forti piogge, ma nulla più. Il vero problema adesso è quello dell’accesso alla zona industriale che dovrà essere risolto al più presto”.