Tragedia in montagna, giovane escursionista ritrovato morto

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Un 25enne morto sul Sentiero degli Stradini tra Bobbio e Artavaggio

Il suo corpo senza vita recuperato dai soccorsi nella notte

MOGGIO – Ennesima tragedia sulle montagne lecchesi: un giovane escursionista è morto nella ieri, mercoledì, a seguito di un infortunio lungo il Sentiero degli Stradini, la via attrezzata che collega i Piani di Bobbio ai Piani d’Artavaggio.

Si tratta di un 25enne milanese (classe 1997, G.B.) che si trovava in villeggiatura a Moggio. Era partito per un’escursione in montagna, conosceva abbastanza bene la zona perché ci veniva da anni con la famiglia. Ieri sera il mancato rientro ha allarmato i genitori, che non riuscivano più a contattarlo e allora hanno chiesto aiuto.

La centrale ha attivato il Soccorso alpino, Stazione di Valsassina e Valvarrone della XIX Delegazione Lariana, i Carabinieri della Stazione di Introbio, i Vigili del fuoco di Lecco e la Protezione civile.

Sono partiti 25 tecnici del Cnsas, saliti a piedi e con i mezzi fuoristrada verso Artavaggio per battere i sentieri principali. Mobilitate anche due squadre dei Vigili del Fuoco, L’elicottero di Sondrio di Areu – Agenzia regionale emergenza urgenza ha caricato un tecnico e ha sorvolato la zona di Campelli e del Monte Sodadura.

Durante la perlustrazione, i soccorsi si sono concentrati anche sul Sentiero degli stradini, che va dai Piani di Artavaggio ai Piani di Bobbio. Poco dopo, all’1:40 di stanotte, a circa 1800 metri di quota hanno trovato lo zaino del ragazzo. Il suo corpo si trovava un centinaio di metri al di sopra: era caduto dall’alto, in una zona molto impervia.

È arrivato da Como l’elicottero di Areu, abilitato per il volo notturno, che ha scaricato il medico per la constatazione del decesso e il tecnico Cnsas di elisoccorso. La salma è stata trasportata in un punto più agevole per il recupero con il verricello; infine, il corpo del ragazzo è stato portato nella camera mortuaria dell’ospedale di Lecco.

“Erano già state definite anche le fasi di ricerca che si sarebbero dovute svolgere oggi, con il supporto dell’elicottero della Guardia di finanza – spiegano dal Soccorso Alpino – il dispositivo IMSI Catcher a bordo consente infatti di rintracciare in breve il segnale del telefonino. Un ringraziamento va alla Protezione civile locale e ai cittadini di Moggio, che hanno messo a disposizione i loro mezzi per il trasporto delle squadre ai Piano di Artavaggio”.