Varese. Evade al fisco 1 milione e 300mila euro, preso dalla GdF

Tempo di lettura: 2 minuti

finanza_vareseVARESE – I militari della Guardia di Finanza di Busto Arsizio, nell’ambito dell’attività istituzionale volta al contrasto al sommerso d’azienda, hanno ultimato un’attività di polizia tributaria nei confronti di un’azienda con sede a Busto Arsizio operante nel settore termotecnico.

I finanzieri bustocchi, durante un’accurata attività di analisi info-investigativa, attraverso il sistematico uso delle banche dati in uso al Corpo, hanno rilevato il profilo anonimo di una società che, a fronte di operazioni attive per centinaia di migliaia di euro risultava, negli ultimi anni, non aver presentato la dichiarazione dei redditi.

I militari del Gruppo di Busto Arsizio si sono presentati presso la sede della società, molto attiva nel territorio del circondario bustocco, per effettuare i necessari approfondimenti di carattere fiscale a fronte delle mancate dichiarazioni dei redditi.

Durante le prime fasi dell’attività ispettiva il rappresentante legale della società ha offerto la massima collaborazione ai militari operanti, dichiarandosi all’oscuro sulla mancata presentazione della dichiarazione dei redditi, affermando che tale incombenza era stata affidata al commercialista di fiducia.

In realtà tali dichiarazioni non erano mai state presentate presso l’Agenzia delle Entrate, sebbene le comunicazioni e le trasmissioni delle fatture e dei ricavi dell’azienda fossero state sempre regolarmente aggiornate e trasmesse al professionista, al fine di curare la redazione della dichiarazione dei redditi.

Grazie proprio alla presenza di una contabilità regolarmente istituita ed ordinata nonché alle competenze professionali dei finanzieri bustocchi è stato quantificato l’esatto ammontare dei ricavi non dichiarati.

Nel complesso, negli anni 2013 e 2014 la società ha omesso di dichiarare elementi positivi di reddito per oltre 1.300.000 euro a fronte dei quali si è determinato un mancato versamento di imposte per quasi 140.000 euro (tra imposte dirette, IVA ed IRAP).

L’esito dell’attività è stato segnalato alla competente Agenzia delle Entrate unitamente alla richiesta dell’adozione delle misure cautelari reali a garanzia del credito erariale.

Il contrasto al sommerso d’azienda rappresenta una delle linee fondamentali nell’ambito del funzioni di polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza. Il lavoro dei finanzieri è teso infatti a prevenire e reprimere la diffusione dell’illegalità e dell’abusivismo che minacciano un sano sviluppo del sistema economico, ponendosi a tutela delle imprese e dei professionisti che operano nella piena e completa osservanza della legge e le cui prospettive di sviluppo sul mercato sono seriamente compromesse da chi svolge attività in “nero”.