Video rap con 30 giovani a volto coperto in via Matteotti a Oggiono, intervengono i Carabinieri

Tempo di lettura: 2 minuti
I ragazzi durante le riprese del video sul tetto di un garage
I ragazzi durante le riprese del video sul tetto di un garage

Negri e Commodo (FdI): Altro che cultura urbana, è il risultato del permissivismo della sinistra. Serve un cambio culturale, non giustificazioni ideologiche

OGGIONO – Sabato sera, verso le 19:30 circa, in via Matteotti ad Oggiono si è trasformata in un scenario di tensione e scompiglio. Circa trenta giovani, con volto coperto da caschi e passamontagna, si sono radunati lungo la strada per girare un video rap, ma la situazione è ben presto degenerata. Alcuni si sono arrampicati sui tetti delle autorimesse di proprietà privata, mentre altri sono stati visti armati di coltelli, machete e asce. La scena ha generato panico tra i residenti, che hanno immediatamente contattato le forze dell’ordine.

L’intervento dei Carabinieri ha permesso di bloccare la situazione e di identificare alcuni dei giovani coinvolti. Tuttavia, l’episodio ha sollevato preoccupazioni sulla sicurezza. La presenza di armiha destato sconcerto tra gli abitanti.

 

Le autorità locali e alcuni rappresentanti politici hanno commentato l’accaduto. Alessandro Negri, capogruppo di Fratelli d’Italia a Oggiono e presidente provinciale, ha dichiarato: “Trenta persone mascherate e armate, in pieno giorno in una via residenza. Non è cultura urbana, è una scena da incubo. Ringrazio i Carabinieri per l’intervento rapido e risolutivo, ma è evidente che non basta.” Negri ha anche sottolineato come questa deriva sia in parte attribuibile a responsabilità politiche passate, criticando quanto definito un “buonismo” che avrebbe favorito il degrado.

Anche Laura Commodo, consigliere comunale di minoranza e presidente di Gioventù Nazionale Lecco, ha espresso la propria preoccupazione: “Non è arte né disagio giovanile, bensì una provocazione violenta e premeditata. Giovani armati e arroganti usano lo spazio pubblico per intimidire. Ringraziamo i Carabinieri per il loro lavoro, ma ora serve una svolta culturale: bisogna rilanciare il senso civico nelle scuole, nelle famiglie e nelle piazze. Basta permissivismo: la libertà senza regole diventa complicità con la violenza”.