Viviamo nell’immondizia. Sp62: da Laorca a Ballabio una discarica a cielo aperto

Tempo di lettura: 3 minuti

Una situazione indecente sotto gli occhi indifferenti di tutti

E’ doveroso intervenire e trovare soluzioni per individuare piccoli e grandi delinquenti dell’ambiente

LECCO – Non è così insolito, soprattutto in questo periodo, ascoltare giudizi e sentenze sugli “altri” che sono “sporchi”, che vivono in posti che sono “un immondezzaio”.

La premessa non serve per disquisire se quelle opinioni sono giustificate o meno, la premessa serve per ricordare che anche “noi”, gente “per bene”, “educata” e “pulita”, abbiamo le nostre pecche, non poi così lontane, non poi così nascoste, non poi così piccine.

Sia chiaro, non si deve fare di tutta l’erba un fascio (mai), perché di gente educata e rispettosa ce n’è eccome, fortunatamente, ma è altrettanto vero che ci vorrebbe un po’ più di autocritica e obiettività.

E così, transitando lungo la Strada Provinciale 62, in particolar modo nella parte alta, indicativamente tra la famosa “usterìa di tri cagat” e l’ingresso di Ballabio, ecco che si nasconde agli occhi di automobilisti e motociclisti, una vera e propria discarica a cielo aperto, dove troviamo tanto e di tutto: bottiglie di plastica e di vetro, sacchi pieni di rifiuti, bicchieri plastica, vetro, copricerchi di automobili, scarpe, lattine, cartacce…

Uno schifo, un’indecenza, frutto solo ed esclusivamente della maleducazione e dell’inciviltà che sconfina nella delinquenza, perché gettare rifiuti per strada e nei boschi non è solo maleducazione me è un delitto verso l’ambiente.

E se da un lato ci sono i delinquenti ambientali dall’altro lato c’è chi ha il dovere “amministrativo”, civile e morale di intervenire per ripristinare il decoro su quella strada e non lo fa. Parlano i fatti.

Si dirà che è impossibile effettuare un controllo costante del tratto stradale e ancor più impossibile “correre dietro agli incivili”. Ma l’ambiente in cui viviamo va preservato e fatto rispettare non solo a parole, ma nei fatti.
E allora sarebbe utile e necessario pensare di sfruttare la tecnologia che oggi permette di monitorare 24 ore su 24 qualsiasi zona o tratto stradale se non quelli utilizzati come discariche, così come avviene ormai da anni (problema irrisolto e ‘dribblato’ da tutte le amministrazioni comunali, tutte) sulla strada mandria che si stacca dalla SP62 e conduce a Montalbano, dove basterebbe installare una telecamera all’imbocco di quella strada per intercettare chi ancora la usa come discarica.

Un “piccolo” problema (non certo per la gravità, ma solo ed esclusivamente per la porzione di territorio che abbiamo monitorato) al cospetto di tanti, sicuramente più grandi, che si dovranno affrontare nell’immediato. Ma non è con l’indifferenza che si risolvono i problemi grandi o piccoli che siano. Oggi più che mai si parla di buone pratiche che spesso partono da piccolo gesti, e allora perché non imparare a tenere in auto i mozziconi di sigarette, carte di caramelle, fazzoletti… Ognuno è responsabile dei propri gesti e il menefreghismo, magari anche di pochi, porta ai deplorevoli risultati che danneggiano tutti.