I Tamburi del Bronx fanno sussultare Lecco

Tempo di lettura: 3 minuti

Più di mille persone venerdì sera hanno assistito al grande spettacolo de I Tamburi del Bronx in una piazza Garibaldi gremita all’inverosimile.

Una ventina di barili da petrolio disposti in semicerchio e altrettanti ragazzoni in nero armati di pezzi di legno da far rullare sul metallo. Uno show unico nel suo genere, che ha saputo coinvolgere il pubblico lecchese.

Un mix tra modernità e primordialità dove il gesto della percussione si fonde con la musica sintetica dando vita a rirmi adrenalinici e che sprigionano energia musicale pura. Il baccano e il fracasso vengono domati e le note imprigionate nel pentagramma musicale regalando uno spettacolo unico.

Nota a margine. Durante lo show nella foga della percussione uno dei ragazzi si è ferito all’arcata sopracciliare. Per lui  esibizione finita e tappa al Pronto Soccorso del Manzoni dove se l”è cavata con tre punti di sutura.

CHI SONO E COME NASCONO I TAMBURI DEL BRONX
I Tamburi del Bronx a dispetto del nome non sono originari degli Stati Uniti, bensì del quartiere ferroviario di Varennes-Vauzelles, nei pressi di Nevers (Francia), soprannominato appunto il Bronx a causa delle sue vie ad angolo retto e della sua gigantesca officina. I Tamburi del Bronx si sono formati nel 1987 in occasione del festival “Da Nevers all’alba”. Quello che all’inizio non doveva essere altro che un delirio per un solo concerto, si trasformò rapidamente in un’autentica istituzione.

I media si impadronirono del fenomeno, da quel momento apparvero ovunque, nacquero i Tamburi del Bronx. L’idea del bidone la prendono dai Tamburi del Burundi (senza la tradizione africana ma con, in più, la rabbia metropolitana), dei quali hanno mantenuto la passione per picchiare forte. Ragazzi di strada con la faccia da galera, occhiali neri, muniti di manici di piccone, sono una ventina a tambureggiare su degli enormi bidoni metallici. Giunto dalla parte più remota della contemporaneità, il loro “rock ferroviario” è una poesia industriale sul fondo dei barili di petrolio, in rime assordanti; un compromesso tra una marcia militare, una carica di rinoceronti, una sfilata di rulli compressori o bulldozers.

Intanto da segnare in rosso sull’agenda l’ultimo appuntamento del trittico proposto dal comune di Lecco con i Buena Vista Social Club spettacolo in programma per lunedì 25 luglio.