Arte. Lecco piange la scomparsa del maestro Tino Stefanoni

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Il maestro Tino Stefanoni
Il maestro Tino Stefanoni

 

LECCO – Se n’è andato, nell’anno del suo ottantesimo compleanno, uno dei maestri dell’arte dei nostri tempi, il lecchese Tino Stefanoni. L’artista, di fama internazionale, si è spento la scorsa notte, intorno alle 4. Era stato ricoverato negli ultimi giorni a seguito del peggioramento delle sue condizioni.

Lecco lo aveva omaggiato nel maggio scorso, con una mostra a lui interamente dedicata e presentata dallo stesso artista che, a Palazzo Paure, ha esposto diverse delle sue opere, realizzate dal 1966 al 2016, cinquant’anni d’arte ricomposti grazie anche alle donazioni di collezionisti privati.

La mostra dedicata a Tino Stefanoni a Palazzo delle Paure

 

“Tino Stefanoni è un artista e un uomo che ha contribuito a “esportare” il nome di Lecco nel mondo – aveva commentato il sindaco Virginio Brivio in quell’occasione – ma che nonostante il suo successo è rimasto profondamente legato alla sua città, per cui si spende in numerosi progetti di promozione artistica e sociale”.

L’artista Tino Stefanoni al lavoro

 

Classe 1937 e lecchese di nascita, Tino Stefanoni ha studiato al Liceo artistico Beato Angelico e alla facoltà di Architettura del Politecnico di Milano. I suoi lavori sono i mostra in diverse gallerie d’arte in Italia e nel mondo, tra queste la galleria Gomo di Seul, in Korea.

In città, Stefanoni aveva instaurato una grande la collaborazione con la Galleria Melesi che già nel 2011, in occasione dei 20 anni dello spazio espositivo, gli aveva dedicato una mostra. “Sempre e per sempre nel mio cuore – è il saluto affettuoso di Sabina Melesi all’artista  – ciao Tino, Maestro di Arte e di Vita”.

Tino Stefanoni al centro insieme a Sabina Melesi, all’ex assessore Michele Tavola e al sindaco Virginio Brivio

 

Un artista dal cuore nobile, che con le proprie opere ha sostenuto progetti di solidarietà, collaborando con il COE e con il Comitato in memoria del missionario padre David Maria Turoldo. Stefanoni aveva realizzato una litografia raffigurante l’abazia di Sant’Egidio di Fontanella, in ricordo del religioso, e il ricavato della vendita delle stampe  ha contribuito a finanziare due iniziative, una in Bolivia per l’assistenza a donne e famiglie, ed una seconda in favore del Tribunale Permanente dei Popoli, che esamina e giudica le violazioni dei diritti umani in tutto il mondo.

“Sapevamo che Tino non stava bene e la morte che ci ha lasciato un grande senso di tristezza – sottolinea l’assessore alla Cultura, Simona Piazza – lo ricordo con tenerezza, molta riconoscenza e affetto. E’ stato un artista importante, che ha contribuito a far conoscere Lecco oltre i suoi confini, si è speso in favore della comunità collaborando con realtà, mettendo a disposizione il suo genio per il mondo del no profit. Lo abbiamo voluto omaggiare con una mostra a Palazzo delle Paure, uno spazio dell’arte per il quale lo stesso Stefanoni si era speso e che ha arricchito grazie alle sue relazioni nel mondo degli artisti”.

La litografia realizzata da Stefanoni in favore del comitato per padre Turoldo

 

Proprio quella mostra a lui dedicata, giovedì 7 dicembre sarà inaugurata alla Reggia di Caserta, così’ come era stato già annunciato durante la ‘prima’ lecchese dell’evento. Stefanoni lascia la moglie Mariola, i due figli Susanna e Pietro e i suoi nipotini.

Solo qualche giorno fa, il 20 novembre, Lecco aveva pianto la perdita di un altro esponente del mondo dell’arte, Romano Trojani, scomparso all’età di 91 anni (qui l’articolo).

 

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