Bianca Bonfanti pubblica il suo primo singolo “Girasole”, nato durante il lockdown

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Operatrice sociosanitaria al Frisia di Merate, Bianca ha trovato nella musica la forza per affrontare il lockdown a marzo

“La musica ha un potere terapeutico. E serve anche per parlare di temi spinosi, come quello dell’omosessualità”

SANTA MARIA HOE’ – “Un girasole sei. Lo sai che fiorirai se starai con lei”. E’ il ritornello, struggente ed emozionante, cantato da Bianca Bonfanti, 24 anni,  nel suo primo singolo, da poco disponibile sul canale You Tube Argento Vivo.

Operatrice socio sanitaria all’istituto Frisia di Merate, una passione per il canto coltivata fin da bambina, Bianca ha trovato proprio nella musica la forza per affrontare e resistere all’emergenza coronavirus che, come uno tsunami, si è abbattuta lo scorso febbraio sulla vita di noi tutti e a maggior ragione di chi è a contatto tutti i giorni con le persone più fragili.

Il potere terapeutico della musica

“Mi sono sempre dilettata a cantare in casa e tra amici, partecipando ai karaoke, ma non avevo mai deciso di percorrere questa strada fino in fondo – ci ha raccontato Bianca durante una chiacchierata al telefono – . Durante le settimane dure e impegnative del lockdown di marzo, la musica è tornata a bussare prepotentemente alla mia porta e mi sono aggrappata al suo potere magico per affrontare una quotidianità intrisa di tanta fatica e di altrettanto dolore”.

 

Il coraggio dei propri sentimenti

E così, giorno dopo giorno, è nato Girasole, il primo singolo di Bianca Bonfanti, in arte Argento Vivo. Un testo, dolce e profondo, in cui, attraverso la metafora di un fiore colto in una “maledetta” estate e capace di travolgere la vita, si parla di una ragazza che fa fatica ad esprimere i propri sentimenti e il proprio orientamento sessuale.

Un inno quindi all’amore sincero, inteso anche come ricerca della propria autenticità e dell’essere se stessi, che sta conquistando, con le sue note nostalgiche e malinconiche, la rete.

ll grazie agli amici

“Mi piacciono i cantautori come Marco Mengoni e Ultimo perché mi rivedo nella loro capacità di guardare dentro l’individuo. Ho sempre studiato da autodidatta, anche se ultimamente sono seguita dal grande Emanuele Zighiman Monastero grazie al quale ho potuto incidere il singolo allo studio professionale Ops di Mariano Comense. Ringrazio chi ha creduto e continua a credere in questo progetto, ovvero gli amici della mia compagnia e in particolar modo Martina Riva e Michela Tavola, autrice del video”.