Leggermente: due appuntamenti a Calolzio con Paolo Del Debbio e Gigi Riva

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All’interno della storica rassegna di Assocultura Confcommercio Lecco

Due serate organizzate in collaborazione con l’assessore agli eventi del comune di Calolzio

CALOLZIOCORTE – Nell’ambito di Leggermente, la storica rassegna dedicata alla lettura, sono in programma nei prossimi giorni anche due appuntamenti organizzati con la collaborazione del comune di Calolziocorte e dell’assessore agli eventi Cristina Valsecchi.

Lunedì 2 maggio – Paolo Del Debbio

Alla sera alle 21 presso l’oratorio San Michele di Foppenico a Calolzio, Paolo Del Debbio parlerà del suo libro “Le dieci cose che ho imparato dalla vita” (Edizioni Piemme). Il giornalista e conduttore televisivo si racconta per la prima volta in quella che non è un’autobiografia, ma una riflessione a cuore aperto sul mondo, sugli altri e su se stesso, rivelandosi un pensatore poliedrico e insieme un uomo semplice, attraversato da passioni, contraddizioni e difficoltà: i racconti del padre, che dopo l’8 settembre fu deportato dai nazisti nel campo di concentramento di Luckenwalde; l’infanzia a Lucca e una famiglia che lo ha educato a essere felice con poco e a rispettare la dignità di ogni singola persona; gli anni trascorsi in seminario, l’incontro con i pensatori cristiani e il fascino del divino; lo studio della filosofia e dell’economia; le esperienze di volontariato e l’impegno in politica.

Sabato 7 maggio – Gigi Riva

Nato a Nembro (Bergamo) nel 1959, Gigi Riva è un romanziere, sceneggiatore per il cinema, è oggi editorialista dell'”Espresso” dopo essere stato a lungo inviato in Medioriente e caporedattore centrale dello stesso settimanale. Da inviato speciale del “Giorno” ha seguito tutte le guerre balcaniche degli anni Novanta. Il suo primo romanzo, L’ultimo rigore di Faruk (Sellerio, 2016) è diventato un piccolo cult. Sabato 7 maggio sarà a Calolziocorte, presso l’oratorio della frazione Sala (ore 21), per presentare “Il più crudele dei mesi”. Fino all’inizio del 2020, Nembro era semplicemente un comune in provincia di Bergamo, simile per certi versi a tanti altri in Italia. Dopo non più, perché diventa il paese più colpito dal Covid-19. Tra le vittime, molti personaggi conosciuti, che rivestivano ruoli di primo piano nella comunità: il presidente della casa di riposo, il presidente degli artiglieri, il presidente del Motoclub che fu campione del mondo, lo storico bibliotecario, l’impiegata dell’anagrafe, l’ostetrica, un dottore, l’ex capo dei vigili urbani, il factotum del cine-teatro, due sacerdoti, l’intellettuale di riferimento, il proprietario dell’unica, leggendaria balera, il pensionato-volontario che faceva attraversare le strisce pedonali agli scolari. Gigi Riva, originario di Nembro, ricostruisce con la tecnica narrativa della letteratura del vero quelle fatali settimane, tracciando una Spoon River vividissima in cui si rincorrono le vite di molte vittime, le loro storie e la loro eredità morale, ma anche le vite e le storie di chi le ha assistite o non ha potuto nemmeno fare quello, e che poi, proprio nel loro ricordo, ha trovato il coraggio e la forza di ripartire.

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