Tour virtuale in 3D dell’oratorio di San Domenico di Carenno

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Appuntamento venerdì, alle 20.45, nella chiesa dei SS. Pietro, Paolo e Biagio

CARENNO – Un tour virtuale dell’oratorio di San Domenico di Carenno più comunemente conosciuto come “chiesina dei morti”. L’appuntamento promosso dal gruppo parrocchiale nella chiesa SS. Pietro, Paolo e Biagio (Chiesa vecchia) di Carenno è fissato per venerdì alle 20.45. Durante la serata si potrà partecipare in anteprima alla visita virtuale; il link del percorso in 3D sarà disponibile sui social immediatamente dopo la presentazione di venerdì (facebook chiesinadeimorti, instagram chiesina_dei_morti) e consentirà di visitare l’oratorio muovendosi liberamente e in autonomia all’interno degli spazi virtuali.

Accompagneranno la serata di presentazione: Daniela Garghentini (soprano), Giambattista Marsetti (tenore) e Gianni Daghetta (basso).

“La chiesina dei morti – spiega Jerry Fornari, portavoce del gruppo parrocchiale San Domenico che da anni si occupa della valorizzazione e delle visite guidate all’oratorio – è il luogo dove furono sepolti I morti della peste manzoniana del 1630. Sulle pareti interne sono dipinte le quattro virtù cardinali, Prudenza, Giustizia, Fortezza, Temperanza sotto forma di scheletri in stile arte macabra; si tratta dell’unico ciclo così strutturato in tutta la provincia di Lecco”.

L’idea del percorso virtuale è nata per caso dall’incontro del gruppo con Beppe Raso che, desideroso di mettere la propria professionalità al servizio della comunità, ha raccolto l’idea di realizzare e donare il percorso in 3D; il tour virtuale consta di immagini realizzate da Raso con la propria strumentazione speciale e del commento/guida con la voce di Jerry Fornari.

“Il tour virtuale – dice il suo realizzatore – nasce dal desiderio comune del gruppo e mio di partecipare attivamente alla vita della comunità; mi piace a tale proposito citare una frase emblematica di Rudolf Steiner: Una vita sociale sana si trova soltanto, quando nello specchio di ogni anima la comunità intera trova il suo riflesso, e quando nella comunità intera le virtù di ognuno vivono” .

“Naturalmente la visita virtuale non sostituisce quella reale – precisano all’unisono gli ideatori dell’iniziativa – ma serve per incuriosire e suscitare il desiderio di vedere dal vero questo piccolo gioiello di arte e spiritualità e di vivere l’esperienza di visitarlo. Ricordiamo che anche se la chiesina è dedicata ai “morti” in realtà è fatta per I vivi, per ricordare loro, attraverso le stupende pitture, di non eccedere nei vizi e di praticare la virtù; ogni quadro, infatti, accanto allo scheletro col mantello verde raffigurante una Virtù, presenta uno scheletro che simboleggia i vizi e le debolezze del genere umano. Durante la visita guidata si viene introdotti al significato recondito dei numerosi simboli presenti nei dipinti, in una specie di percorso di iniziazione che permette di coglierne il senso più profondo”.

(Giovanna Samà)