“I Viaggiatori del Tempo” in scena a Cernobbio con “Il giovane eroe”

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CERNOBBIO – La “Rappresentanza Storica Della Cittá Di Cernobbio” e la compagnia teatrale “I Viaggiatori Del Tempo” propongono sabato 4 maggio, alle ore 21, presso il Teatro dell’Oratorio di Cernobbio, con ingresso libero, la commedia “Il Giovane Eroe”.

Non sempre la memoria del passato rende il giusto merito agli avvenimenti e ai suoi protagonisti e ancor meno alle figure locali le quali, con il loro oscuro ma fondamentale apporto, hanno contribuito in modo determinante ai cambiamenti che hanno caratterizzato la nostra storia.

La Rappresentanza Storica di Cernobbio, Associazione costituita allo scopo di promuovere il nostro territorio attraverso l’organizzazione di manifestazioni ed eventi, da tempo lavora con la finalità di rivisitare alcuni momenti della storia locale.

Negli anni scorsi l’Associazione ha organizzato diversi spettacoli ricreando le atmosfere medievali del periodo nel quale il borgo di Cernobbio nacque e si sviluppò.

Quest’anno, in occasione del 160° anniversario della Battaglia di San Fermo si è invece presa la decisione di riportare alla memoria dei contemporanei ciò che accadde nella nostra Provincia all’epoca della battaglia di San Fermo, combattuta il 27 maggio 1859, nella quale cadde ferito il cernobbiese Agostino Dell’Orto. Egli, figlio del prestinèe de Cernobi, morì due giorni dopo presso la Casa Grigioni di Cavallasca. Quando Agostino entrò a far parte dei Cacciatori delle Alpi, nell’aprile 1859, aveva da poco compiuto i diciotto anni.

La commedia intitolata “Il Giovane Eroe” fa rivivere la sua memoria di ragazzo risorgimentale, le sue gesta, i suoi ideali condivisi dai giovani lombardi dell’epoca. Nelle scene della rappresentazione teatrale si consumano gli ultimi due mesi della sua esistenza di giovane entusiasta della vita e desideroso di donare se stesso alla causa lombarda ponendosi al servizio del generale Giuseppe Garibaldi, mito del Risorgimento italiano.

Agostino Dell’Orto, unico nome comasco tra gli immolati nel corso di quella battaglia, lottò per liberare la Lombardia occupata da oltre 350 anni da forze straniere con l’intento di far recuperare al popolo lombardo la dignità perduta, l’autodeterminazione, la libertà. Egli cadde per il nobile ideale di costruire una società giusta e onesta lasciando ai posteri il compito di difendere quanto allora tanto faticosamente conquistato