“Il silenzio diventa voce”, apre la mostra dedicata a Don Milani

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Da sinistra: gli arsiti Dolores Previtali e Gianni Bolis, Agostino Burberi, allievo di Don Milani, Virginio Brivio, sindaco di Lecco, Simona Piazza, assessore alla Cultura del Comune di Lecco, Innocente Pessina, presidente della Fondazione Don Milani, Luigi Erba, fotografo e Barbara Cattaneo, Simul Lecco

 

LECCO – “Sono passati 50 anni dalla morte di Don Lorenzo Milani, vedere questa sala gremita di persone per l’inaugurazione della mostra che vuole rendergli omaggio è emozionante”. Con queste parole Innocente Pessina, presidente della Fondazione Don Lorenzo Milani, è intervenuto all’inaugurazione de “Il silenzio diventa voce”, la mostra itinerante allestita a Palazzo Paure e dedicata alla vita del priore scomparso nel 1967, all’età di 44 anni.

L’allestimento, che rientra nella rassegna “Leggermente”, è promossa dal Comune di Lecco in collaborazione col Simul, Confcommercio e la Fondazione a lui dedicata, si sviluppa intorno ad alcune fotografie dedicate a Don Milani e alla scuola di Barbiana, primo esempio di scuola a tempo pieno pensata per le classi popolari: un percorso fatto di volti e atmosfere che Don Milani trovò in quel pezzo di mondo ai margini della società e arricchito dal contributo artistico di Dolores Previtali, scultrice, Gianni Bolis, artista e Luigi Erba, fotografo.

“Pedagogista, religioso, rivoluzionario, Don Milani è l’esempio di uomo che è andato oltre ai confini, promuovendo ideali che ancora oggi costituiscono una forte testimonianza di educazione e civiltà – ha commentato l’assessore alla Cultura Simona Piazza, presente all’inaugurazione con il sindaco Virginio Brivio – ringrazio di cuore tutti coloro che hanno partecipato alla realizzazione di questa mostra, la prima di una serie di venti allestimenti che quest’anno costituiscono il ricco programma culturale promosso dall’amministrazione. Questo Palazzo vuole essere un luogo di cultura a 360 gradi, dove tutti i cittadini possono confrontarsi e rapportarsi con l’arte”.

Innocente Pessina

 

Pur avendo vissuto solo 44 anni Don Milani è stata una presenza significativa, come ha ricordato Pessina: “Questo dimostra che per lasciare il segno non è necessario vivere a lungo: è determinante come si vive e Don Milani lo ha dimostrato”. Presente anche uno dei primi allievi della scuola di Barbiana, piccola frazione toscana dove Don Milani venne mandato nel 1954 come priore, Agostino Burberi: “Il mio augurio è che questa mostra contribuisca a diffondere il messaggio di Don Milani, rivolto ai giovani, il nostro futuro. Noi non possiamo fare altro che aiutare i giovani a non affogare nel mare di melma che ci circorda, oggi purtroppo il male fa più notizia del bene. Riprendiamo i suoi valori e attualizziamoli” è stato l’invito di Burberi.

Don Lorenzo Milani

 

Allestita al primo piano di Palazzo delle Paure la mostra è costituita da una parte centrale, fatta di 28 pannelli che riportano la storia di Don Lorenzo e della scuola di Barbiana: intorno, quasi a dialogare con la biografia del priore, le incisioni, le sculture e le fotografie dei tre artisti coinvolti.

La mostra sarà visitabile fino al 30 aprile da martedì a venerdì dalle 9:30 alle 18, il sabato e la domenica dalle 10 alle 18, nonchè nel corso delle serate di giovedì dalle 21 alle 23 al costo speciale di 2 euro.

 

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