In Valsassina la presentazione del libro “Valsassinesi internati nel III Reich”

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Quattro appuntamenti per presentare il libro di Amati e Pavoni

Giovedì 15 ottobre, a Introbio, il ricordo delle vittime dei rastrellamenti del 1944

BARZIO – E’ in programma in Valsassina la presentazione del libro “Valsassinesi internati nel III Reich” di Augusto Giuseppe Amanti e Angelo Pavoni. Il volume verrà presentato come da seguente programma:

  • 14/10/2020 ore 20.30 Barzio, via Fornace Merlo, 2
    presso la sede della Comunità Montana Valsassina – sala Ing. Pietro Pensa
    (obbligatoria la prenotazione tel. 0341910144 – e-mail segreteria@valsassina.it)
  • 17/10/2020 ore 15 Introbio via Valleggio, 12
    presso la tensostruttura PalaBaster
  • 18/10/2020 ore 15 Barzio
    tensostruttura in Via Provinciale
  • 21/10/2020 ore 20.30 Cassina Valsassina
    piazza Comunale presso l’aula civica (obbligatoria la prenotazione c/o Augusto Giuseppe Amanti tel. 3440698938 – e-mail augusto.amanti@gmail.com)

Nel rispetto della normativa Covid-19 è obbligatorio l’uso della mascherina. Per partecipare alle presentazioni serali del 14 ottobre 2020 e 21 ottobre 2020 è obbligatoria la prenotazione con le modalità sopra richiamate sino a esaurimento posti. Nel corso della presentazione sarà possibile acquistare il libro.

76° anniversario del rastrellamento del 1946

Giovedì 15 ottobre alle ore 11, presso il cimitero di Introbio, una delegazione dell’Anpi  Provinciale di Lecco e della Valsassina, unitamente alle rappresentanze istituzionali e sociali del territorio, ricorderanno il sacrifico dei partigiani fucilati il 15 ottobre 1944 e degli altri caduti durante quel drammatico autunno.

La stele presso il cimitero di Introbio si trova nel luogo dove sono stati fucilati sei partigiani nell’ottobre 1944, sulla lapide sono riportati anche i caduti sulla Grigna e in Biandino sempre nel 1944. Fu un periodo di agonia per Introbio occupato da un forte presidio di Ss italiane. Il 5 ottobre 1944 Introbio  veniva dichiarata “zona di guerra” sottoposta alla legge marziale. Scattavano le azioni di rastrellamento sui monti, con l’incendio dei fienili, baite, rifugi e della stessa chiesetta della Madonna  di Biandino. Sei partigiani venivano fucilati nel pomeriggio del 15 ottobre presso il cimitero di Introbio. Fra i fucilati c’era Carlo Besana classe 1920, di Barzanò. E’ il fratello di Guerino Besana, classe 1918, ferito mortalmente qualche giorno prima nella zona di Biandino, negli scontri tra la 55 Rosselli e i reparti Ss e della Rsi che salgono i sentieri per snidare i nuclei combattenti antinazisti e antifascisti.