Jazz, lirica e classica. Emozioni musicali ai Piani di Bobbio

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PIANI DI BOBBIO – “Emozioni nel silenzio” domenica ai Piani di Bobbio, con la musica incontrastata protagonista in una location di indubbio fascino e con gli artisti esibitisi senza l’ausilio di apparati fonoriproduttori, dunque nel pieno rispetto della natura.

Un contesto di rare suggestioni, per un progetto che avrà certamente un seguito l’anno prossimo con stage e concerti tenuti da maestri professionisti e che nel 2015, in concomitanza con l’Expo, potrebbe portare proprio a Bobbio il grande Andrea Bocelli con l’Orchestra filarmonica italiana diretta dal maestro Roberto Gianola, bellanese.

E’ toccato proprio a Gianola , oltre che ad Attilio Panizzini (musicista, compositore e organizzatore di eventi), il ruolo di padrone di casa oggi ai 1.700 metri della località valsassinese, con il sole a sua volta splendido protagonista per l’intera mattinata e divertitosi poi a giocare a nascondino con le nubi (ma con il rischio di pioggia ben presto scongiurato) nelle prime ore del pomeriggio, in concomitanza con la seconda parte del concerto.

Ad aprire il programma di “Emozioni nel silenzio” – che ha alternato il jazz alla musica classica e a quella lirica – sono stati Marco Brioschi e Marco Massa, quest’ultimo vincitore del Premio Sergio Endrigo 2011, che hanno poi lasciato il palcoscenico a un applaudito quintetto di archi e a due splendide voci liriche soliste: il soprano Hiroko Morita, giapponese di Kyoto, e il baritono coreano Matteo Jin, una travolgente carica di simpatia (ha tra l’altro eseguito un brano d’opera aggirandosi tra il pubblico sul prato antistante il palco e scherzando con gli spettatori) unita a una indiscussa bravura.

Pezzi strumentali (tra gli altri, il Preludio della “Carmen” di Bizet e il Preludio della “Traviata” di Giuseppe Verdi) si sono dunque alternati appunto a brani tratti da opere famose: da alcune tra le arie più celebri del Barbiere di Siviglia di Rossini alla Madama Butterfly di Puccini, dal “Rigoletto” di Verdi a “Là ci darem la mano” dal Don Giovanni di Mozart, fino a “Tace il labbro” (dall’operetta “La vedova allegra” di Franz Lehar) e al celeberrimo “brindisi”dalla “Traviata” di Verdi.

Quindi il congedo, con l’auspicio del maestro Roberto Gianola a ritrovarsi tra un anno ancora ai Piani di Bobbio “per fare cultura immersi nella natura” e per far sì che “questa località possa diventare un punto di riferimento per la musica en plein air nel territorio lariano”.

Apprezzata, va detto, anche l’idea dei ristoratori e dei rifugisti di Bobbio di proporre un piatto unico, con specialità locali, a un prezzo convenzionato a coloro i quali avevano raggiunto i Piani per assistere all’atteso evento musicale dell’estate 2013.