La stampa a mano racchiusa in un libro

Tempo di lettura: 3 minuti

Una dimostrazione di stampa sul torchio a mano unita alla presentazione del nuovo volume L’arte della calcografia: storia, tecniche, ricerca, pubblicato quest’anno da Edizioni Mudima. Ecco i due momenti protagonisti di “Come nasce una stampa”, l’appuntamento promosso dal Comune di Lecco per il pomeriggio di giovedì 9 giugno, presso la Biblioteca Civica. Un’occasione, in sintesi, per conoscere più da vicino il mondo della calcografia.

Presenti durante il pomeriggio l’assessore alla Cultura del Comune Michele Tavola, uno dei curatori del libro Mario Benedetti, la critica d’arte Stefania Burnelli e lo storico della fotografia Luigi Erba. Ad aprire l’incontro ci ha pensato, inoltre, il noto incisore e stampatore Bruno Biffi, il quale ha potuto affiancare alla presentazione del volume una concreta dimostrazione in sala su come avviene la stampa con torchio.

Ma cosa dire del libro recentemente pubblicato? «L’arte della calcografia: storia, tecniche, ricercaspiega la critica d’arte Burnelli – è un progetto al quale hanno lavorato molti autori tra cui Benedetti, Claudio Sugliani, Alberto Veca. Bisogna subito precisare che non si propone come un testo dogmatico, bensì come uno strumento duttile e critico, attraverso il quale potersi accostare all’arte calcografica. In breve potremmo definirlo un “libro di iniziazione”, in grado di aprire il dibattito sulla calcografia senza dare delle risposte univoche a questioni che la riguardano quali, ad esempio, la necessità di preservare la purezza di quest’arte o, al contrario, la possibilità di una sua contaminazione con altri linguaggi espressivi».

«La tecnica calcografica – aggiunge Benedetti, docente di Tecniche dell’incisione all’accademia delle Belle Arti di Brera – è per sua natura sperimentale, ossia il risultato di tentativi, errori, improvvisazioni e, proprio per questo motivo, abbiamo voluto dare forma a un volume vario, ricco di esempi, illustrazioni e notazioni storiche e tecniche, cercando di includere al suo interno voci dissonanti e di tenere vivo il gioco dialettico tra conservazione e spinta verso l’innovazione».

La presentazione del volume ha chiuso «il ciclo di appuntamenti – conclude Tavola – che si sono susseguiti nella biblioteca lecchese per tutto l’anno. Dato il successo dell’iniziativa abbiamo in programma di ripartire il prossimo autunno con un nuovo calendario di incontri».