Dopo Milano e Sondrio, arriva in città il progetto “Adda Food Art Valley”
Esposte trentasei fotografie di Vincenzo Martegani che raccontano il corso dell’Adda
LECCO – Il corso del fiume Adda raccontato attraverso trentasei scatti in volo con drone realizzati dal fotografo Vincenzo Mantegani. Dopo il successo delle tappe a Milano, in Piazza Città di Lombardia, e a Sondrio in occasione del Sondrio Film Festival, arriva nel cuore di Lecco e si fa occasione per un cartellone di eventi collaterali la mostra itinerante L’Adda. Una visione identitaria, esposizione nata nell’ambito del progetto Adda Food Art Valley promosso da Crams Lecco e Regione Lombardia tramite ERSAF e che, grazie alle immagini dall’alto realizzate con tre droni, racconta oltre trecento chilometri del percorso del fiume lombardo, dalla sorgente in Val Alpisella alla foce a Bocca d’Adda, dove si getta nel Po.
Allestita in Piazza Cermenati, la mostra prende il via ufficialmente il 30 agosto alle 18, quando è prevista l’inaugurazione alla presenza del Vicesindaco e assessore alla Cultura del Comune di Lecco Simona Piazza, del fotografo Vincenzo Martegani e di rappresentanti di istituzioni, enti e associazioni, il tutto arricchito da un’improvvisazione musicale a cura di Mauro Gnecchi e Pier Panzeri. Poi, fino al 18 settembre 2024, un percorso che permette di scoprire le bellezze di un territorio in cui vivono circa 6,5 milioni di abitanti, qui mostrato nel cambio delle diverse stagioni che, con le loro cromie, ne sottolineano gli aspetti morfologici.
Uno sguardo suggestivo, nella convinzione che i fiumi, per secoli elementi di rivalità e separazione, siano, in realtà, preziosi generatori di unione e valore tra i diversi territori, una ricucitura tra natura e artificio, come simboleggiato dal logo del programma: la Mela Rigenerata dell’artista Michelangelo Pistoletto posizionata in Piazza Duca D’Aosta, dove l’Adda scorre sotto Milano per poi proseguire nella Martesana.
Nato a Mariano Comense, classe 1946, Vincenzo Martegani (www.martegani.it) vive a Morbegno e al centro di molti dei suoi servizi fotografici – nazionali e internazionali – ha messo la necessità di salvaguardare e valorizzare il territorio. Da qui, una mostra che, accanto alla bellezza dei luoghi, vuole mettere al centro dell’attenzione anche il tema della tutela dell’ambiente e che si inserisce perfettamente nel più ampio progetto Adda Food Art Valley, che grazie al coinvolgimento dei sette territori attraversati dal fiume Adda – Sondrio, Lecco, Bergamo, Monza e Brianza, Milano, Lodi, Cremona – si impegna nella valorizzazione del loro patrimonio agroalimentare, eno-gastronomico, ambientale, artistico, socio culturale, storico, economico e sportivo. Un’iniziativa che vede nella collaborazione tra i territori un valido strumento per la costruzione di un’identità collettiva, condivisa e cooperativa e la promozione di saperi, prodotti, eccellenze e tipicità locali, il tutto anche in vista delle Olimpiadi e Paralimpiadi di Milano Cortina 2026.
“Questa tappa di Lecco – spiega Cinzia Ghirardello, project manager – è particolarmente importante, perché farà conoscere il progetto al nostro territorio e sarà un assaggio di quello che Adda Food Art Valley ha l’ambizione di costruire: la connessione tra gli enti e le istituzioni territoriali per promuovere iniziative ed eventi sui temi promossi dal programma. Gli incontri sul Contratto di Fiume e sulle Ciclovie e Ciclopedonali, rispettivamente fissati per il 10 e il 18 settembre, sono organizzati in collaborazione con il Comune di Lecco, la Provincia di Lecco e il Parco Adda Nord e con la partecipazione di enti e associazioni, questo con l’intento di coinvolgere le sette province e i territori dell’Adda in un confronto e in un piano territoriale. Alcune attività in programma – continua – sono realizzate nell’ambito della manifestazione “Ville Aperte in Brianza” con la Provincia di Monza e della “Settimana Europea della Mobilità Sostenibile” di Lecco: un cartellone di esperienze, in sinergia con enti locali e iniziative territoriali, quali pedalate, camminamenti e passeggiate sonore, per una ricca anticipazione della direzione in cui vogliamo andare, ossia la condivisione – conclude – di un grande programma regionale in cui i diversi territori si attivino in prima persona, lavorando insieme per la loro valorizzazione”.
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