L’artista calolziese Albert Bagno nel consiglio mondiale dell’UNIMA

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CALOLZIO – Lo scorso 1° giugno 2016, a Tolosa in Spagna, durante il 22° Congresso dell’UNIMA (Unione Internazionale della Marionetta, organismo UNESCO), il burattinaio e ricercatore Albert Bagno residente a Calolziocorte è stato eletto consigliere esecutivo della prestigiosa associazione mondiale per il periodo 2016 – 2020.

Come da statuto , ad ogni consigliere esecutivo è stata assegnata la presidenza di una commissione; ad Albert Bagno è stata assegnata la neonata commissione “Medio Oriente ed Africa del Nord”, e questo a seguito del buon lavoro fatto dall’artista di origine francese, negli otto anni precedenti, quando, su incarico del segretario generale il canadese Jacques Trudeau, ha diretto la Missione Unima Mediterraneo.

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Era da quasi trent’anni che un esponente dell’Italia non sedeva trai 18 Consiglieri Esecutivi che sono chiamati a gestire ed animare l’Unima. L’Unima è nata nel 1929 ed è pertanto è la più antica associazione del settore teatro al mondo. Attualmente l’Unima è presente in 100 paesi dei cinque continenti.

Albert Bagno è nato in Francia nel 1953 e da 40 anni è burattinaio-ricercatore e socio dell’Unima. L’artista è famoso per i suoi spettacoli realizzati con la carta e per i suoi originali studi storici. Per la sua competenza professionale e per la sua qualità di relazione con i bambini, i suoi laboratori per le scuole sono molto apprezzati e richiesti. Bagno si è distinto anche per essere stato uno dei primi in Italia a studiare ed ad agire sia in terapia che nel settore campo umanitario con il teatro di figura.

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Nel 1980 Albert Bagno è stato uno dei soci fondatori del Centro Unima-Italia, nel quale ha ricoperto diversi incarichi; attualmente è Consigliere Internazionale per l’Italia, e fino a pochi giorni fa componente della Commissione Europa dell’Unima.
“Il lavoro da fare nella commissione MOAN è grande – spiga l’artista calolziese – oltre ad essere costituito da 25 nazioni molto diverse fra loro, ci troviamo davanti a paesi che hanno delle culture del teatro di figure tutte da scoprire e da fare scoprire. Se si esclude l’Algeria, la Tunisia, l’Egitto, il Libano e Israele dove l’attività marionettistica è significativa, negli altri paesi tutto il piccolo mondo dei burattini è praticamente da scoprire e far emergere”.