Alla Diesel due statue in jeans realizzate dall’artista Afran

Inaugurate nella sede dell’azienda un lupo e una luna interamente in jeans

L’artista, lecchese d’adozione: “Ne sono orgoglioso, è un riconoscimento importante”

LECCO – L’idea che il jeans potesse essere un materiale decisamente originale e adatto per le sue creazioni, Afran lo ha scoperto qualche anno fa ma a quel tempo forse non si aspettava che un giorno – non tanto lontano – sarebbe arrivato ad esporre le proprie realizzazioni in uno dei ‘templi sacri’ del jeans, la Diesel, marchio tra i più noti al mondo.

Quel giorno è arrivato mercoledì a Breganze, in provincia di Vicenza, headquarter della realtà guidata da Renzo Rosso. E’ stato proprio il fondatore della Diesel a commissionare all’artista, camerunese di origine e lecchese di adozione con casa a Barzio in Valsassina, un’opera che potesse rappresentare lo stile imprenditoriale del gruppo.

Ne è nata “The blue side of the Moon”, un’installazione con due elementi rappresentati da un lupo e una sfera lunare, realizzati ovviamente in jeans. Un’immagine che evocativa delle radici del brand e ispirata all’indimenticato moicano rappresentato sullo storico logo della casa di moda.

“Il lupo è simbolo di coraggio, lo stesso Renzo Rosso mi ha suggerito questa figura a cui è molto legato – ci spiega Afran – Rappresenta il coraggio di andare oltre, la capacità di saper guardare al di la dell’orizzonte e di non fissare mai un limite così come ha saputo fare nella sua esperienza da imprenditore”.

Per la costruzione delle statue è stato utilizzato tessuto di scarto delle lavorazioni, “questo – spiega Afran – in un’ottica di recupero del materiale, un tema importante a cui l’azienda è molto sensibile”. Afran ha omaggiato Renzo Rosso con una t-shirt personalizzata, riportante il volto dipinto dell’imprenditore.

Per Francis Nathan Abiamba, vero nome dell’artista, la collaborazione con Diesel è un traguardo significativo che giunge in un anno decisamente eccellente per l’artista che questa estate ha partecipato, per la seconda volta, alla Biennale di Venezia.

“Sono veramente orgoglioso – ci dice – ho iniziato ad utilizzare il jeans una decina di anni fa e aver ottenuto l’interesse di un marchio così autorevole è un grande riconoscimento per me. E’ il segno che il percorso fatto fino ad oggi è stato corretto”.