Capolavoro per Lecco, le tele della Natività accolgono i visitatori

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Apre la mostra “Capolavoro per Lecco”

Tre opere del Cinquecento per riscoprire il Natale

LECCO – L’atmosfera è suggestiva e sacra di fronte alle tre Natività del Cinquecento, in mostra a Palazzo delle Paure. La terza edizione di “Capolavoro per Lecco”, promossa dalla Comunità Pastorale Madonna del Rosario, Associazione Culturale Madonna del Rosario e Comune di Lecco, apre al pubblico e accoglie i visitatori con i canti di Natale interpretati dal Coro ad Libitum.

“Questa è la terza grande occasione di contemplare il bello e approfondire il senso, non a caso organizzata in prossimità del Natale – interviene il sindaco di Lecco, Mauro Gattinoni – . La città in questi giorni è bella, è scintillante, è fotografata e taggata online. La comunità che si attiva è la cosa più bella, grazie per il lavoro ingente che è stato fatto”.

A fare eco il vicesindaco, con delega alla Cultura, Simona Piazza: “C’è una nuova visione della nostra città – dice – il coinvolgimento dei giovani in questa mostra è importantissimo, per loro è un messaggio di fiducia”. Sono, infatti, i ragazzi degli istituti professionali della città a guidare i visitatori fra le opere e illustrarle.

Il Coro Ad Libitum

Visitare la mostra è un percorso, dalla tela della “Natività” di Andrea Previtali (1520); alla “L’adorazione dei pastori” attribuita ad un pittore della corrente veneta con tutta probabilità a Jacopo Bassano (1530-35) e ancora “L’adorazione dei pastori” di Giovanni Battista Moroni (1550-55).

Il messaggio profondo e il significato della mostra è lasciato a monsignor Davide Milani: “Il Natale è una festa ricca di significati – spiega – vogliamo tornare al messaggio originale, da dove è iniziato tutto, lo facciamo con un linguaggio conosciuto da tutti,quello della cultura e dell’arte. Questa iniziativa è popolare, nel senso che è per la comunità. Le “storie salvate”, richiamando il titolo che abbiamo dato alla mostra, non sono quelle delle opere, stavano bene anche prima che le incrociassimo noi, le storie da salvare sono le nostre. Le  tele raccontano della nascita di un bambino, che con il suo carico di luce raduna intorno a sé la storia. Le storie da salvare sono le nostre, siamo in un tempo che invoca salvezza. C’è come l’idea che stia finendo tutto, che sia tutto sfracellato, davanti a quest’onda non valgono i ragionamenti, abbiamo bisogno dell’esperienza e di sapere che qualcuno ci salva. Non c’è un giorno da buttare perché è andato male “.

L’assessore regionale Stefano Bolognini

Per l’inaugurazione della mostra ha voluto essere presente anche l’assessore regionale ai Giovani,  Stefano Bolognini: “Abbiamo tanto da fare e da dare ai giovani – dice -. Ci sono 180 ragazzi delle scuole professionali impegnati nell’alternanza scuola-lavoro. Sono loro i protagonisti della mostra, accompagnano i grandi e raccontano le opere”.

Tante le novità per la terza edizione della mostra a partire da un laboratorio dedicato a bambini dai 3 agli 11 anni e dal sabato con “Musica dal vivo” per favorire l’ascolto e la meditazione. Tutte le informazioni sono disponibili sul sito www.capolavoroperlecco.it (è consigliata ma non obbligatoria la prenotazione per effettuare la visita)

LE FOTOGRAFIE