La Galleria Melesi ospita “Aveva le mani d’oro”, una mostra dedicata a Peppino Leo

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L’artista Pino Deodato omaggia Giuseppe Leo, detto “Peppino”, con un’esposizione

La mostra verrà inaugurata sabato 19 marzo, giorno dedicato alla Festa del Papà, per ricordare i mestieri che stanno scomparendo, e sarà visitabile fino al 7 maggio

LECCO – Scelto il 19 marzo, Festa del Papà, come giorno per inaugurare la mostra “Aveva le mani d’oro” presso Galleria Melesi di Lecco alle ore 18. Un progetto di arte e design che rende omaggio alla figura di Giuseppe Leo detto “Peppino”, imprenditore che ha dedicato la sua vita al lanificio di famiglia in Calabria. Data non casuale, perché vuole essere una celebrazione dei padri che con passione, sacrificio e operosità educano i figli a diventare adulti, nata dalla collaborazione tra Pino Deodato, il Lanificio Leo, Prashanth Cattaneo e la Galleria Melesi.

Cuscino prodotto da Emanuele Leo, figlio di Peppino, nel suo lanificio

A scegliere il titolo dell’esposizione l’artista Pino Deodato, per via dell’omino blu ricurvo che ricorre nelle sue opere, estremamente somigliante a Peppino Leo nella gestualità rituale del filare e del tessere, abilità mantenuta fino agli ultimi giorni della sua vita quasi centenaria. Deodato vede Peppino come omaggio alla generatività della persona adulta, tensione che la conduce a compiere un energico salto verso la produttività e la creatività al servizio delle generazioni.

Copertina del libro di Prashanth Cattaneo

Si è occupato di riprodurre fedelmente l’immagine su una federa da cuscino il figlio di Peppino, Emilio Salvatore Leo, attuale proprietario e direttore creativo del Lanificio Leo, fabbrica tessile calabrese. L’oggetto, destinato all’area living della casa, è stato realizzato usando una tecnica di maglieria jacquard, ed è diventato collettore di significati nati in seno al Lanificio stesso, dove le persone sono protagoniste della storia e dei processi produttivi.

Su questa scia Giuseppe Leo diventa un simbolo, aiutando a ricordare i mestieri che stanno scomparendo e chi li ha tenuti in vita, come i nostri nonni. Ad accompagnare l’uscita del manufatto tessile anche una pubblicazione a firma di Prashanth Cattaneo, edita e stampata da Rubbettino, casa editrice e industria tipografica che da 50 anni opera a Soveria Mannelli, in provincia di Catanzaro, nello stesso territorio del Lanificio Leo.

La mostra sarà visitabile da sabato 19 marzo a sabato 7 maggio 2022 nei seguenti orari: da martedì a sabato 16 – 19, in altri orari su appuntamento. CONTATTI T  0341 360348; 348 4538002 info@galleriamelesi.com