L’Amo riscopre i “Luoghi Comuni”, Giuseppe Villa presenta il nuovo calendario

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Il creativo lecchese Giuseppe Villa
Il creativo lecchese Giuseppe Villa

Appuntamento domenica 28 novembre dalle 17 alle 20 nell’ex teatro di San Giovanni

“LC, come Lecco e Luoghi Comuni. Spazi di socialità e cultura, di ieri, di oggi o, ancora, frasi fatte e modi di dire”

LECCO – Progetto L’Amo 22. Luoghi Comuni. Capitolo sette. Il creativo Giuseppe Villa, dopo l’appuntamento “virtuale” 2020 causa pandemia, torna con la presentazione-evento del suo (ormai famoso) calendario. Un marchio di fabbrica che, puntuale, ci fa pregustare l’arrivo delle feste natalizie.

Cosa si sarà inventato questa volta? Non possiamo (e vogliamo) anticiparvi troppo, sarebbe come svelare il contenuto di un pacco regalo. Cominciamo col dire che siete tutti  invitati (green pass alla mano) domenica 28 novembre (dalle ore 17 alle 20) presso il cine-teatro parrocchiale di San Giovanni a Lecco, quello all’angolo tra via Agliati e via Invernizzi. Esatto, quello chiuso ormai da parecchi anni… Giuseppe Villa riuscirà a riaprirlo per qualche ora per presentare il suo nuovo lavoro!

“Lavori in corso” all’ex teatro di San Giovanni

Siete curiosi? Anche noi, perciò abbiamo chiesto a Villa qualche piccola anticipazione: “Un calendario, come sempre, legato al territorio e che guarda in particolare ai 30 anni della provincia di Lecco (istituita nel 1992). Si parte dalle lettere LC, targa della nostra provincia ma anche acronimo di Luoghi Comuni, intesi come spazi della città a servizio dei cittadini e luoghi di aggregazione, ma anche come frasi fatte e modi di dire”.

Immagini e parole: un calendario da osservare, leggere, rileggere e riguardare. Ci vuole calma, Villa c’è l’ha insegnato, la fretta non serve, bisogna fermarsi e osservare perché anche il più piccolo particolare ha un significato e, soprattutto, è stato messo lì per suscitare una emozione.

Immagini attuali si mischiano a fotogrammi storici presentando luoghi di oggi, vivi, ma anche del passato, in disuso, abbandonati o che aspettano di tornare a nuova vita: “Da qui l’idea di provare a riaprire, seppur per un tempo brevissimo, l’ex teatro parrocchiale di San Giovanni, per me il simbolo del ‘luogo comune’: su quel palco ho fatto le mie prime scenografie e stretto tante amicizie. Un luogo oggi in disuso, che non ho voluto snaturare nell’allestimento. Una sorta di piccola provocazione verso i tanti spazi chiusi, inagibili e abbandonati della città. Spazi che magari non hanno un valore artistico o un particolare prestigio, ma sono stati (e potrebbero tornare ad essere) luoghi di socialità, di incontro e di cultura. Voglio rivolgere un ringraziamento al parroco don Claudio Maggioni che mi ha concesso di poter riaprire il teatro”.

LC, Luoghi Comuni, il filo conduttore che ha guidato Giuseppe Villa nello sviluppo del suo nuovo progetto artistico, ma LC anche come Lavoro Comune: “Le immagini da cui sono partito sono state scelte attraverso un contest su Facebook e Instagram che ha visto una partecipazione di cui io stesso mi son stupito – racconta Villa -. Devo ammettere che alcune scelte mi hanno messo davvero in crisi ma, nel massimo della democrazia, ho rispettato il volere della maggioranza. Alla fine è stato un vero lavoro condiviso”.

Noi ci fermiamo qui. Ci piacerebbe raccontarvi di come sono state trattate le immagini, parlarvi dei camei di due “ospiti” speciali del calendario e, ancora, anticiparvi quei luoghi comuni (nel senso di modi di dire) che ci hanno strappato un sorriso. Siamo anche sicuri che Giuseppe Villa non ci ha raccontato tutto, spesso ci ha abituato a sorprese. In tutti questi anni di progetto L’Amo, però, abbiamo imparato che per lasciarsi stupire bisogna esserci!