Le parole valgono, a Lecco torna il Festival della lingua italiana

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Dall’8 al 10 ottobre l’appuntamento ideato dalla Fondazione Treccani Cultura

“Sulle parole si costruisce il pensiero. Parole giuste o sbagliate possono far nascere generazioni giuste o sbagliate”

LECCO – #leparolevalgono, è questo l’hashtag della seconda edizione del Festival della lingua italiana (l’esordio nel 2019, quindi un anno di stop a causa della pandemia), l’appuntamento annuale ideato dalla Fondazione Treccani Cultura per presentare i temi più rilevanti della costante ricerca di Treccani sulla lingua italiana, sia nei suoi specifici aspetti linguistici e lessicografici, sia come specchio dei cambiamenti sociali e civili del mondo contemporaneo, prestando sempre particolare attenzione al valore delle parole come mezzo di espressione, di ragionamento, di condivisione e di sincero, rispettoso e costruttivo confronto tra diverse posizioni.

L’edizione 2021 del Festival, che si terrà dall’8 al 10 ottobre a Lecco (luogo manzoniano per eccellenza e già sede di iniziative Treccani all’interno delle manifestazioni in onore dell’autore dei Promessi sposi) è stata presentata questa mattina, venerdì, nella sede del Politecnico di Lecco.

E proprio partendo dal “valore delle parole” il sindaco di Lecco Mauro Gattinoni ha colto l’occasione per mandare un messaggio di estrema attualità riferito anche ad alcuni episodi di violenza accaduti in città e che coinvolgono giovani.

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Il sindaco Gattinoni

“E’ l’occasione per un importante approfondimento sul significato della comunicazione ai nostri giorni, e penso all’impatto sui mezzi di comunicazione, sui social e sulle nuove generazioni di certi titoli iperbolici oppure di messaggi lanciati da artisti o pseudo artisti locali – ha detto il sindaco -. Sulle parole si costruisce un pensiero e parole giuste o sbagliate possono far nascere generazioni giuste o sbagliate. Le parole valgono e producono effetti e questo, a maggior ragione, deve tenerlo presente anche un politico: la politica è parola e dobbiamo rendere coerenti le parole ai fatti, la gentilezza al posto dell’aggressività… L’emittente di un messaggio ha un ‘di più’ di responsabilità nei confronti di chi quel messaggio lo deve ricevere. E questo è importante in un contesto dove dobbiamo integrare e unire, dobbiamo portare serenità e fiducia e non paura, pur di fronte a dei fatti anche grandi che possono destare preoccupazione ma che non devono far trascendere nella rassegnazione. In questo senso le parole e la comunicazione valgono e hanno un significato che deve permeare tutta la nostra attività e non solo tre giornate di un mese”.

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Entrando nel vivo del festiva, dall’8 ottobre inizieranno tre giorni di incontri tematici, spettacoli e laboratori didattici. Il tema portante di questa edizione, la libertà, intesa come facoltà di pensare, di operare, di scegliere a proprio talento, in modo autonomo, sarà raccontato attraverso tre parole chiave, a cui saranno dedicate le tre giornate del Festival:
viaggio, spazio e tempo.

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L’assessore alla cultura Piazza

“Sarà una grande edizione del festival che vuol portare a un ragionamento più compiuto sul valore delle parole verso cui c’è sempre poca attenzione – ha detto Simona Piazza, vicesindaco e assessore alla cultura -. Vogliamo valorizzare questo tema e vogliamo che questo festiva possa essere di richiamo verso un pubblico sovraterritoriale ma soprattutto vogliamo possa essere un momento di riflessione e di dialogo dove il filo conduttore è sempre la parola. Le parole valgono, le parole traducono il pensiero e si traducono in azione”.

Nell’edizione 2021 si rinnova l’appuntamento con le attività didattiche che, per la
prima volta, si estendono anche alle scuole primarie. Questi nuovi laboratori didattici
si concentreranno sul linguaggio dei podcast, grazie al coinvolgimento degli attori che
hanno realizzato per Treccani il podcast “Misteri e Cattivoni”, dedicato ad aspetti curiosi di Storia e Scienza. Alle scuole secondarie superiori saranno invece dedicati l’analisi
della mappa linguistica della parola del giorno (con Luca Serianni e Giuseppe Patota),
il laboratorio sull’illustrazione (con Lorenzo Terranera) e quello sul pensiero sui futuri
(con Treccani Scuola, la piattaforma per la didattica digitale di Treccani). Rivolto a ragazze e ragazzi è poi “Le parole delle canzoni”, un ciclo di incontri con cui Treccani si propone di raccontare l’evoluzione della lingua della musica italiana attraverso i testi di cantautori e rapper (Francesco Bianconi e Murubutu) in dialogo con scrittori (Aurelio Picca e Paolo di Paolo).

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Mario Romano Negri, presidente di Fondazione Treccani Cultura

Mario Romano Negri, presidente della Fondazione Treccani Cultura ha spiegato la nascita della fondazione e la sua mission: “L’obiettivo è mettere in contatto la cultura con le giovani generazioni soprattutto nei contesti più emarginati, dove la povertà educativa è maggiore. Il rilancio delle potenzialità offerte dalla lettura per affrontare l’emergenza educativa – scolastica, ma non solo – che oggi ci troviamo ad affrontare: per questo Treccani Cultura porta avanti il progetto Ti Leggo. Viaggio con Treccani nelle forme della lettura, con l’obiettivo di diffondere l’abitudine alla lettura e il suo valore sociale in tutte le fasce d’età e categorie sociali mediante diversi strumenti e supporti”.

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Luigi Romani, dell’Istituto della Enciclopedia Italiana Treccani è entrato nel dettaglio del ricco programma della tre giorni: “Solo attraverso un’educazione linguistica affidabile i giovani possono essere instradati verso lo sviluppo del senso critico”. Presenti anche tutti i partner del festival: Univerlecco; Camera di Commercio Como-Lecco; BCC Valsassina; Acsm-Agam; Linee Lecco; Fondazione Giancarlo Pallavicini Onlus Umanitaria e Culturale e Confcommercio Lecco.

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Ad animare gli incontri tematici e gli spettacoli serali saranno presenti, fra gli altri, Francesco Bianconi, Frida Bollani, Sandro Cappelletto, Gino Castaldo, Paolo Di Paolo, Ilaria Gaspari, Andrea Moro, Murubutu, Giuseppe Patota, Aurelio Picca, Christian Raimo, Carlo Ratti, Giacomo Rizzolatti, Fabio Rossi, Fabio Ruggiano, Luca Serianni e Lorenzo Terranera. In continuità con il contributo di Mimmo Paladino per la prima edizione del Festival, quest’anno il manifesto di “#leparolevalgono Festival della lingua italiana” è stato realizzato da Emilio Isgrò. Il lavoro raffigura un’Italia di api impollinatrici, in continuo movimento, metafora di una libertà feconda, fatta di incontri e di
scambi, dove natura e cultura trovano un nuovo equilibrio.

Gli incontri e gli spettacoli del Festival saranno ad accesso gratuito previa prenotazione attraverso piattaforma digitale, fino all’esaurimento dei posti disponibili, e in diretta streaming. Tutte le informazioni sul programma e sulle modalità di partecipazione sono disponibili all’indirizzo www.festivaltreccanidellalinguaitaliana.it.

IL PROGRAMMA COMPLETO DEL FESTIVAL