La Fondazione Sinderesi prosegue e rilancia il suo impegno nelle numerose realtà di cui si è presa cura
L’evento è in programma per venerdì 17 ottobre alle 20.30, presso l’Aula Magna del Politecnico di Lecco
LECCO – La Fondazione Sinderesi si prepara a concludere i festeggiamenti per il suo primo decennale con un incontro pubblico in programma giovedì 17 ottobre, dedicato al tema della “CURA”, filo conduttore della sua missione fin dalla nascita. L’evento serale, aperto a tutta la cittadinanza, vedrà la partecipazione di personalità di rilievo del mondo accademico, sanitario e culturale: S.E. Mons. Samuele Sangalli, presidente e fondatore della Fondazione, il professor Tiziano Onesti, presidente dell’Ospedale Bambin Gesù di Roma, la dottoressa Barbara Tamborini, psicopedagogista e autrice di numerosi testi sull’età evolutiva, e il dottor Stefano Serenthà, medico geriatra e formatore.
L’appuntamento, che segna la chiusura di un anno di celebrazioni, rappresenta non solo un momento di riflessione, ma anche l’occasione per rilanciare l’impegno della Fondazione “nelle numerose realtà di cui si è presa cura con passione e spirito di servizio”, con l’obiettivo di ampliare i contesti e i territori raggiunti finora.
Sorta nel 2015, la “Fondazione Sinderesi – Praticare l’etica” è un’organizzazione senza scopo di lucro che opera in spirito di solidarietà sociale, rivolta in particolare alle giovani generazioni. Il termine “Sinderesi” – spiegano i promotori – significa “capacità di valutazione”, intesa come la facoltà di elaborare un giudizio maturo e consapevole sulla realtà. Da qui il suo obiettivo: “formare oggi le persone di domani”, favorendo la crescita di uomini e donne “non superficiali”, capaci di vivere responsabilmente la propria vocazione e di prendersi cura della propria coscienza.
Animata dal Gruppo Mission, la Fondazione si ispira alla “Regola d’Oro” – “Non fare agli altri ciò che non vuoi sia fatto a te. Fai agli altri ciò che vuoi sia fatto a te” – e orienta le proprie attività su tre direttrici: la formazione alla cittadinanza attiva, il dialogo interreligioso e interculturale e il servizio verso chi più ha bisogno.
In un contesto sociale e culturale in continua evoluzione, la Fondazione sottolinea l’importanza di un’educazione alla cura delle relazioni, vista come disciplina personale e apertura empatica verso l’altro, “da percepirsi non come minaccia, ma come risorsa per costruire insieme […] i percorsi di un’umanità chiamata all’incontro, alla conoscenza e alla convivenza tra culture, tradizioni e religioni”.
Ispirandosi al pensiero sociale cristiano e alla Dottrina Sociale della Chiesa, Sinderesi promuove attività di studio, ricerca e formazione sulle questioni poste dalla società contemporanea, con un approccio interdisciplinare che coniuga analisi teorica e responsabilità pratica.
Attenta alla complessità del reale, la Fondazione si pone come luogo di dialogo tra istituzioni, mondo politico, culturale e religioso, operando come ponte tra generazioni e realtà differenti della società italiana. In dieci anni di attività, ha consolidato il proprio ruolo di riferimento per chi crede nella possibilità di “praticare l’etica” nella vita quotidiana, attraverso relazioni autentiche e concrete esperienze di cura.

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