Scuola e istituzioni unite per promuovere la cultura della legalità
La serata ha visto la partecipazione di istituzioni locali e scuole, evidenziando l’importanza dell’educazione nella promozione della legalità
LECCO – Lecco ha ospitato un’importante serata dedicata alla legalità e al contrasto alla criminalità organizzata. L’incontro pubblico intitolato “Io vivo. Di legalità”, svoltosi mercoledì 12 marzo presso la sala Don Ticozzi, ha visto la partecipazione di quattro attivisti impegnati in prima linea nella lotta alle mafie e ai fenomeni di omertà e connivenza.
Protagonisti della serata sono stati Francesca Minniti, Giuseppe Scognamiglio, Antonia Mastromo e Mario Civitaquale, referenti di associazioni che operano per contrastare la criminalità organizzata e sensibilizzare le comunità. I loro racconti hanno portato alla luce realtà difficili, dove l’illegalità trova terreno fertile nelle situazioni di disagio sociale ed economico.
Le esperienze condivise hanno messo in evidenza come il cambiamento sia possibile attraverso l’impegno dal basso e l’azione collettiva. Da ‘Addiopizzo’, il movimento nato a Palermo contro il racket delle estorsioni, a ‘Radio Siani’ di Ercolano, emittente che opera in un bene confiscato alla mafia e intitolata al giornalista ucciso per le sue denunce, passando per la cooperativa ‘La Paranza’ del rione Sanità di Napoli, che valorizza il patrimonio artistico e crea opportunità per i giovani, fino all’associazione ‘Chi rom e chi no’ di Scampia, impegnata nell’integrazione tra comunità rom e italiana. Realtà diverse, ma unite dallo stesso obiettivo: sottrarre spazi alla criminalità e restituirli alla società civile.
A sottolineare l’importanza dell’iniziativa, la presenza di esponenti delle istituzioni locali, tra cui il sindaco di Lecco, Mauro Gattinoni, che ha riconosciuto il valore dell’esempio portato dagli attivisti. A moderare il dibattito è stato Paolo Lanfranchi, sindaco di Dolzago e coordinatore provinciale di Avviso Pubblico. Sono intervenuti anche il vicepresidente della Provincia di Lecco Mattia Micheli, l’assessore al welfare del Comune di Lecco Emanuele Manzoni e le dirigenti scolastiche degli Istituti ‘V. Bachelet’ di Oggiono e ‘G. Parini’ di Lecco, Anna Panzeri e Raffaella Crimella.
Determinante è stata la partecipazione della comunità scolastica, rappresentata dagli studenti delle classi quarta e quinta del corso serale dell’Istituto Parini. Un segnale importante del ruolo che la scuola riveste nella formazione dei cittadini del domani e nella diffusione della cultura della legalità. Non a caso, l’iniziativa è nata proprio dalla Rete del Centro per la Promozione della Legalità, che ha coinvolto istituzioni, associazioni e realtà territoriali con l’obiettivo di costruire una comunità più consapevole e attiva.
L’incontro ha riaffermato un principio fondamentale: la legalità non è un concetto astratto, ma un valore imprescindibile per la costruzione di una società più giusta. Come ricordava Giovanni Falcone, “la mafia non è affatto invincibile, ma come tutti i fatti umani ha un inizio e avrà una fine”. A Lecco, il messaggio è stato chiaro: il cambiamento è possibile, ed è nelle mani di chi sceglie di non voltarsi dall’altra parte.
Sabato sera invece al Parini di Lecco si è svolto l’incontro che ha visto in cattedra Andrea Franzoso autore dei libri #disobbediente! Essere onesti è la vera rivoluzione (De Agostini 2018) – versione per ragazzi di Il disobbediente (BUR 2021) – e Viva la Costituzione (De Agostini 2020).