Premio Manzoni al Romanzo Storico 2022: sabato 29 ottobre la serata finale

Tempo di lettura: 4 minuti
Premio Manzoni al Romanzo Storico 2022

A contendersi la vittoria Alessandro Bertante, Pino Cacucci e Paolo Colagrande

Il premio giunge alla sua diciottesima edizione

LECCO – E’ ormai in dirittura d’arrivo l’attesa serata finale dell’edizione 2022 del Premio Letterario Manzoni – Città di Lecco al Romanzo Storico: l’appuntamento è per sabato 29 ottobre, alle 21, presso l’auditorium della Casa dell’Economia di Lecco in via Tonale.

A contendersi il successo finale della diciottesima edizione del premio saranno Alessandro Bertante, con “Mordi e Fuggi” (Baldini&Castoldi), Pino Cacucci, con “L’elbano errante (Mondadori), e Paolo Colagrande, con “Salvarsi a vanvera (Einaudi). I tre autori, scelti dalla Giuria Tecnica del Premio guidata dal presidente Ermanno Paccagnini, saranno i protagonisti della serata: dal palco dell’auditorium risponderanno alle domande del pubblico, in attesa dello spoglio delle schede contenenti i voti espressi dalla Giuria Popolare, composta da 115 lettori.

Al termine del conteggio dei voti, che si terrà alla presenza del notaio Federica Croce, verrà proclamato il vincitore dell’edizione 2022. L’ingresso alla serata è libero, fino a esaurimento posti: è possibile prenotarsi al seguente sito.

I finalisti

Alessandro Bertante – “Mordi e fuggi”

Milano, 1969. Università occupate, cortei, tensioni nelle fabbriche. Alberto Boscolo ha vent’anni, viene da una famiglia normale, né ricca né povera, è iscritto alla Statale ma vuole di più. Vuole realizzare un proprio progetto politico. Deluso dall’inconcludenza del Movimento Studentesco, si avvicina a quello che di lì a poco sarà il nucleo delle Brigate Rosse. I mesi passano, Alberto partecipa alle azioni dimostrative, alle rapine di autofinanziamento e al primo attentato incendiario, ma il suo senso di insoddisfazione non si placa. Vuole agire sul serio. Alessandro Bertante dà vita a una vicenda umana tumultuosa e vibrante, nella quale scorrono i fatti cruciali che innescheranno la tragica stagione degli anni di piombo. Un romanzo duro e avvincente, dal ritmo serrato e incalzante, che non cerca facili risposte, ma che apre nuove domande su uno dei periodi più drammatici della recente storia italiana.

Pino Cacucci – “L’elbano errante”

Isola d’Elba, 1544. I corsari turchi, al comando di Khayr al-Din detto Barbarossa, sbarcano nottetempo su una spiaggia accanto a Longone – l’odierna Porto Azzurro – dove Lucero e sua sorella Angiolina si preparano alla pesca dei calamari. Lucero viene ferito, Angiolina rapita. Lucero, guidato da un indomabile sentimento di vendetta, si trasforma – anche grazie all’incontro con il capitano Rodrigo, compagno e mentore – in un “duellante imbattibile” e in un soldato di ventura. Angiolina entra nel talamo del Signore di Algeri: cambia nome in Aisha, dà un figlio al sovrano della città-stato corsara, e ne diventa la Favorita. Pino Cacucci mette in moto una grande macchina narrativa che macina peripezie, storia, poesia, navi, armi e sentimenti, dipingendo un complesso affresco. Come non mai si avverte la gioia sensuale del racconto, l’avvicendarsi maestoso di fantasia e realtà, di voci e personaggi.

Paolo Colagrande – “Salvarsi a vanvera”

Autunno 1943. Secondo un’antica maledizione – inventata di sana pianta e venduta al comando tedesco come leggenda popolare – nelle viscere di una miniera di carbone sulla sponda del Rio Fogazza si nasconderebbe la Salamandra Ignifera Gigante Cinese, capace di folgorare a vista qualsiasi forestiero si avvicini. Per Aride Mestolari la scoperta casuale del giacimento è l’unica speranza di salvare se stesso e la sua famiglia. E così, mettendo insieme una squadra di persone altrimenti destinate a fine certa – una professoressa di liceo, un suonatore di clavicembalo, un fattorino e un numero imprecisato di irregolari che dal giorno alla notte si cuciono addosso il titolo di geologo, minatore, fuochista, carpentiere o artificiere – Aride comincia a vendere carbone alle milizie, tenendole ben lontane dalla miniera con lo spauracchio della vampa infuocata. Con uno sguardo perennemente distratto eppure traboccante di verità, Paolo Colagrande apre un varco nella Storia. Un romanzo miracoloso, divertentissimo e palpitante, sulla fiducia nell’ingegno umano e sul potere salvifico delle parole.

Il Premio Letterario Internazionale Alessandro Manzoni – Città di Lecco è organizzato dall’Associazione 50&Più, in collaborazione con Assocultura Confcommercio Lecco, il Centro Nazionale di Studi Manzoniani e il Comune di Lecco, con il contributo di Acinque, main sponsor, e della Camera di Commercio di Como-Lecco.

I lettori della Giuria Popolare sono stati scelti grazie alla collaborazione tra le librerie Cattaneo, Libraccio, Libreria Volante e Parole nel Tempo di Lecco, Aquilario di Mandello, Perego Libri di Barzanò, La Torre di Merate, e le biblioteche di Airuno, Costa Masnaga, Lomagna, Osnago e Valmadrera.

Premio al Romanzo Storico 2022