‘Una vita tra Lecco e il mondo’. A Palazzo Paure inaugurata la mostra di Pablo Atchugarry

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Nel 45esimo anniversario del suo arrivo a Lecco l’artista uruguaiano celebrato con una mostra a Palazzo Paure

In tantissimi all’inaugurazione: “Sono grato a questo territorio per la bellezza dei suoi luoghi e per la forza della sua gente”. Consegnato il San Nicolò d’Oro

LECCO – La città celebra Pablo Atchugarry con una mostra personale inaugurata sabato pomeriggio a Palazzo Paure. In tantissimi hanno preso parte all’evento, tributando all’artista uruguaiano un calorosissimo benvenuto. Presenza e partecipazione che hanno commosso Atchugarry: “Vedo qui tante persone che non incontravo da tempo e vedo l’affetto di un territorio bellissimo che mi ha accolto. Gli affetti che si conservano sono una grazia che si riceve, vi ringrazio davvero dal profondo del cuore”.

La mostra, che sarà visitabile dal 28 maggio al 12 novembre, cade in occasione del 45° anniversario dalla prima esposizione di Pablo Atchugarry in Italia, avvenuta proprio a Lecco nel 1978, nel territorio che l’ha accolto e che lo ha visto divenire un indiscusso protagonista della scultura contemporanea nel mondo. Le sale di Palazzo delle Paure accolgono un excursus sulla vita dell’artista, dalle prime opere pittoriche ispirate dalla passione ereditata dal padre Pedro e figlie di un figurativismo che si avvia all’astratto, fino ad arrivare alle attuali produzioni scultoree realizzate in marmo, soprattutto quello statuario di Carrara, bronzo e legno. Una ricca produzione che racconta l’intenso rapporto tra forma, materia e luce. La mostra ripercorre tutta la produzione artistica del Maestro dal 1978 fino ad oggi e include anche opere monumentali che saranno esposte nelle piazza XX Settembre e Cermenati.

Durante l’inagurazione Atchugarry è stato premiato dal sindaco di Lecco, Mauro Gattinoni, con il San Nicolò d’Oro, civica benemerenza assegnata lo scorso dicembre all’artista in occasione dei festeggiamenti del Santo Patrono della città. “Bentornato nella tua città adottiva Pablo – ha detto il primo cittadino – Lecco ti ha accolto e tu le hai restituito tutto l’affetto e la tua arte. Con il tuo nome ci hai portati nel mondo con te. Siamo ‘vicini di casa’ – ha proseguito – il tuo primo studio, oggi ancora attivo, è nato proprio vicino al Gerenzone, quella valle dove è nata la fortuna della nostra città legata alla lavorazione del ferro e dove è nata anche l’arte con cui tu ci hai educati alla bellezza. E’ per me un vero onore consegnarti il San Nicolò d’oro, grazie, per quello che hai fatto e continui a fare, e grazie per portare nel mondo il nome di Lecco”.

Simona Piazza con Pablo Atchugarry e Barbara Cattaneo, direttrice del Simul

Commosso l’intervento del vicesindaco e assessore alla Cultura Simona Piazza: “Sono passati 45 anni dalla tua prima esposizione qui a Lecco, nel matrimonio sono le nozze di zaffiro. Con la tua arte hai portato un pezzo di questa città in giro per il mondo, le tue opere di marmo bianco sono figlie delle montagne, come spesso ti piace dire. Rappresentano la forte tenacia dei lecchesi, ma in esse mi piace anche vedere l’armonia e la bellezza che da sempre contraddistingue questo territorio. Quando ero più piccola – ha continuato – ricordo che con una mia amica mi divertivo a ‘spiarti’ nel tuo laboratorio di San Giovanni mentre lavoravi. Ho capito in questi giorni cosa mi affascinava davvero: guardare le tue statue svettare verso il cielo. Ecco cosa ci hai lasciato, la capacità di guardare verso l’alto. Con la tua arte ci distogli dal quotidiano e dalle preoccupazioni, ricordandoci che possiamo raggiungere questo orizzonte di felicità. Grazie, Pablo”.

All’inaugurazione è intervenuta anche Valeria Campagni, biografa dell’artista. Quindi, emozionato, Atchugarry: “Sono grato della bellezza di questo territorio e ammiro la forza della sua gente, grazie davvero per essere qui oggi e per questo immenso affetto che mi dimostrate da oramai 45 anni”.

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