LEGGERMENTE – Alessio Giannone, alias Pinuccio, presenta il suo TrumpAdvisor

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Alessio Giannone, alias Pinuccio

 

LECCO – “Pronto? Pinuccio sono”. Iniziano così le telefonate ai ‘potenti della terra’ di Pinuccio, faccendiere barese ideato dal regista e inviato di Striscia la Notizia Alessio Giannone, ospite del festival Leggermente nella giornata di sabato.

Per l’occasione Giannone ha presentato il suo primo libro, uscito lo scorso anno e edito da Mondadori, TrumpAdvisor. Un romanzo satirico e sperimentale, che narra dell’improbabile quanto surreale viaggio attraverso la Puglia di Pinuccio, il fido Sabino e il presidente degli Stati Uniti Donald Trump con la moglie Melania e la figlia Ivanka, ospiti d’onore.

Sabato mattina l’autore ha incontrato un centinaio di studenti del Liceo Leopardi e del Liceo Grassi. Le classi di terza e quarta Scientifico del Leopardi per il progetto di alternanza scuola lavoro nei mesi scorsi hanno letto il libro di Giannone, preparando per l’occasione una serie di domande. L’incontro, moderato dalla giornalista Caterina Franci, è stato in Sala Ticozzi. Nel pomeriggio, alle 15, l’inviato di Striscia ha presentato il libro presso la sala conferenze di Confcommercio Lecco.

Diversi i temi affrontati dallo scrittore, laureato in legge e con la passione per il teatro e la regia: dalla politica, al Meridione, al problema della malavita, all’importanza della formazione, del confronto, dell’informazione. Strumento prezioso per condurre le analisi (e le denunce) sull’attualità italiana (e non solo) è la satira: “La satira è pedagogica – ha spiegato Giannone – perché permette di spiegare delle cose anche complesse in maniera più semplice e di farle capire a molta più gente. Striscia la Notizia nel suo piccolo ne è un esempio: conduciamo inchieste, denunciamo scandali, andiamo a ‘pizzicare’ chi non vorrebbe essere pizzicato, attraverso il linguaggio della satira, che fa sorridere sì, ma fa anche riflettere. Attenzione a non confonderla con l’umorismo però, che rischia di fare affezionare a personaggi che invece non hanno nulla di positivo”.

Il personaggio Satirico di Pinuccio è stato ideato nel 2011: l’esordio è su YouTube. Lui chiama i potenti, e loro rispondono, qualcuno di loro cerca conforto. Il suo mestiere è quello del faccendiere, creare contatti, mettere a tacere le chiacchere, consolare un politico per una condanna. Vive a Bari, come l’autore, città ricca di bellezze e di contraddizioni, come tutta la Puglia, ma andando oltre e superando i tradizionali confini Nord Sud, potremmo dire come tutta l’Italia. “Nel nostro paese ci sono cose meravigliose, uniche, introvabili, e cose bruttissime, che frustrano. Nel libro emerge molto dal punto di vista ambientale: discariche a cielo aperto, grattacieli abusivi, cave di carbone e quant’altro sono le cose che più affascinano Trump, presidente americano irrispettoso dell’ambiente. A lui non interessa visitare le bellezze della Puglia che Pinuccio cerca di mostrargli. Lo porta a vedere i sassi di Matera, e lui si innamora della discarica, le grotte carsiche non gli interessano. E Pinuccio riflette, si chiede in che misura gli italiani possono criticare Trump, quando noi pur essendo un paese migliore sotto diversi punti di vista abbiamo le stesse ‘bruttezze’ americane. In sé il ragionamento è molto frustrante, almeno per me, ma attualissimo: è innegabile che abbiamo stravolto il nostro paese”.

 

Ai giovani presenti sabato mattina in Sala Ticozzi Giannone ha fatto diversi appelli: “Informatevi, leggete, capite la politica, il nostro futuro siete voi. Probabilmente saranno i vostri figli e nipoti a vedere i cambiamenti, ma sta a voi avviarli. Certo, noi oggi dovremmo darvi gli strumenti per avviare questo percorso, e facciamo fatica, le ultime elezioni lo hanno dimostrato. Ma non perdete la voglia di cambiare”. Quindi, un appello allo studio: “Io ho studiato legge anche se ho finito per fare tutt’altro, ma mi è servito. Leggere un libro in più, nella vita, anche se lontano dai vostri interessi, male non fa. Studiare serve, per capire tante cose, anche le persone. Quindi studiate, che ne vale la pena, lo dico davvero”.

E se Donald Trump dovesse leggere il libro? “Bè, non capirebbe nulla. Andrebbe tradotto innanzitutto in italiano, e poi in inglese. Però penso apprezzerebbe, mi sembra uno che prende bene la satira…” ha concluso Giannone.