Riaperto il Museo Moto Guzzi a Mandello: restyling e nuovi orari

Tempo di lettura: 3 minuti

Dopo quasi due anni di chiusura, ritorna visitabile uno dei musei più apprezzati dagli amanti delle due ruote

All’interno dell’esposizione create tre aree tematiche, tra cui uno spazio per le moto di ultima produzione. Proposti anche nuovi orari d’apertura per rendere la mostra più accessibile

MANDELLO – Da venerdì ha riaperto ufficialmente il Museo Moto Guzzi di Mandello, dedicato storico marchio delle due ruote famoso in Italia e nel mondo che ha la sua sede proprio nel paese lariano.

Un’apertura attesa due anni: l’ultima data ufficiale risale infatti al 21 febbraio 2020, periodo di poco precedente all’esplosione dell’emergenza sanitaria.

Nei successivi due anni, l’unica occasione per visitare la struttura si è presentata a inizio settembre 2021 durante i festeggiamenti per il centenario, organizzati in forma ridotta causa Covid, dove gli amanti del marchio dell’aquila e non solo hanno avuto l’opportunità di accedere al museo per quattro giorni consecutivi.

Una decisione all’apparenza improvvisa quella di riaprire, pochi infatti ne erano a conoscenza, ma in realtà programmata da mesi: i lavori di rinnovamento sono partiti a settembre 2021, e appaiono tutt’ora in corso, come testimonia l’assenza dall’esposizione di alcuni modelli di moto ancora in fase di restauro.

Tra le novità più importanti spicca la suddivisione della mostra in tre aree tematiche, rispettivamente in produzione, moto da corsa e mezzi speciali/militari. Si tratta di un ripensamento a 360°, considerato che prima del restyling la disposizione seguiva l’ordine cronologico e non c’era una ripartizione delle moto in precise categorie.

Al piano terra è stato creato uno spazio per le moto di ultima produzione, realizzate a partire dai primi anni 2000 fino a oggi, come la California 2012 e la v85 del 2019, tutt’oggi in fabbricazione. Principale scopo delle aree tematiche è rendere più comprensibile la lettura della mostra.

Oltre a modificare la collocazione dei mezzi, si è cercato di rinnovare gli spazi e valorizzare le moto, restaurate meticolosamente una a una da personale esperto di Moto Guzzi. Creati anche dei piccoli “corner”, tra cui spicca quello dedicato al pilota Omobono Tenni.

Angolo dedicato al pilota Omobono Tenni

Un ammodernamento, quello messo in atto, che anticipa il progetto di ristrutturazione dello stabilimento, per cui i permessi sono stati rilasciati dal Comune di Mandello a febbraio di quest’anno, anche se al momento i lavori non sono stati ancora avviati.

Modificati anche gli orari d’apertura, che prevedono venerdì e sabato orario continuato dalle 10 alle 18, mentre da lunedì a giovedì il museo è accessibile dalle 14.30 alle 16.30 su prenotazione obbligatoria e con visita guidata.

Un grande passo in avanti, considerato che prima della pandemia il museo era visitabile in settimana un’ora al giorno, dalle 15.30 alle 16.30, e nei week-end potevano accedervi solo gruppi numerosi su prenotazione.

Grazie alla situazione sanitaria momentaneamente sotto controllo e all’appetibile offerta proposta dal museo, non è difficile credere che quest’anno il turismo mandellese possa subire un rilancio considerevole, contando che solo nella giornata di sabato 30 aprile i visitatori si aggiravano attorno al centinaio.