22 osnaghesi sul palco del De Andrè in “Oganòs, autobiografie di una città”

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Appuntamento il 27 maggio con lo spettacolo di teatro di comunità ideato da Favetto

Il 19 maggio la mostra “Postcards from the future”. I due eventi promossi per omaggiare il centenario della nascita di Italo Calvino

OSNAGO – Prima la mostra foto-giornalistica “Postcards from the future” e poi lo spettacolo di teatro di comunità “Oganòs. Autobiografie di una città”, realizzato grazie al lavoro promosso da Gianluca Favetto. Sono due appuntamenti importanti quelli in programma a Osnago nella seconda metà di maggio nell’ambito di un progetto promosso in occasione del centenario della nascita di Italo Calvino. Entrambe si ispirano, in particolare, al romanzo capolavoro Le città invisibili, e ne traggono spunto per proporre un’attualissima riflessione sul futuro delle città, a livello globale, e sull’identità e la fisionomia delle comunità, a livello locale.

Si comincia con la mostra verrà inaugurata venerdì 19 maggio alle 20.45 in sala civica Pertini: “Postcards from the future” è un dialogo visionario tra due viaggiatori, il fotografo Bruno Zanzottera e la giornalista Marta Ghelma che si trasforma in una meditazione distopica sulle città, sul passato che ritorna presente, sulla globalizzazione delle diversità nonché sulle contraddizioni della società contemporanea dove oltre la metà della popolazione vive in megalopoli gigantesche dove, come già profetizzato da Calvino, è l’essenza dell’essere umano a diventare sempre più invisibile.

Alcuni pannelli della mostra verranno ospitati poi nello spettacolo in programma il 27 maggio alle 20.30 al Teatro De Andrè la cui scenografia è stata ricavata usando alcune immagini dell’esposizione.
In scena, diretti da Filippo Ughi e accompagnati dalla musica di Cecilia Musmeci (violino), Viola Valsecchi (violoncello) e Stefano Pennini (tastiera), 22 osnaghesi, storici e di recente acquisizione, pronti a raccontare di sé, a rilevare, ciascuno secondo la propria storia, l’intreccio che costituisce l’anima di una comunità. Iniziato a gennaio con la presentazione in sala consiliare, il progetto, ideato da Gianluca Favetto e proposto in altre città prima di arrivare a Osnago, è cresciuto fino a diventare un’occasione di parole e ascolto, permettendo di consolidare nuovi e inediti legami sociali. In scena si alterneranno Aggelina Alevromageirou, Gianenrico Brivio, Armando Brugnetti, Costanza Cicogna, Mariella Comi, Giancarlo Consonni, Mamy Diagne, Mario Favelle, Nicolò Ferrario, Giampiero Kester, Andrea Mandelli, Simone Manganini, Giorgio Marchioni, Mirko Marelli, Natalia Maraffini, Luigi Molgora, Antonietta Mondello, Temistocle Mutinelli, Rachele Pennati, Giorgia Razza, Cristina Saurino ed Eli Shtrepi.

“Non si tratta di una messa in scena, di un artificio, ma di un invito a cena, che apre la porta di casa, la propria intimità” ha spiegato lo stesso Favetto ricordando come a metà spettacolo attori e pubblico si troveranno insieme per condividere un piatto e un bicchiere di vino prima di riprendere il viaggio.
La partecipazione a entrambe le iniziative è gratuita: per partecipare allo spettacolo è però necessario prenotare entro sabato 20 maggio in biblioteca negli orari di apertura oppure scrivendo una mail a piccoli.idilli@gmail.com. Ogni cittadino può prenotare al massimo tre posti.

“Vogliamo ringraziare sentitamente Bruno Zanzottera e Gian Luca Favetto per il patrimonio di creatività e di professionalità che hanno profuso nelle due iniziative, le associazioni Antisopore e Piccoli Idilli (in particolare Filippo Ughi) per la preziosa regia in scena e dietro le quinte, senza cui non sarebbe stato possibile l’allestimento dello spettacolo” spiegano dall’amministrazione comunale, citando anche “tutti i partner sociali e culturali (Arché, Liberi Sogni, Io per Osnago), per gli importanti contributi a diverse componenti del progetto”. Il grazie è stato anche esteso ai partner istituzionali e non profit territoriali per i patrocini (Amministrazione provinciale di Lecco e Sistema bibliotecario del Lecchese) e soprattutto per il concreto supporto tramite il Fondo Arti dal Vivo (Fondazione comunitaria del Lecchese, insieme a Lario Reti Holding e Acinque). Non meno importante il supporto fornito dai partner privati industriali (Milani Spa, Fomas Group e HServizi), “senza il cui decisivo apporto e senza il cui intelligente investimento in cultura, intesa come leva di crescita delle comunità, il progetto non si sarebbe potuto realizzare” e la collaborazione con la società Punto Ristorazione, per la disponibilità a offrire il momento conviviale.
L’amministrazione comunale infine ha voluto anche dire grazie ad alcuni cittadini, “in particolare la professoressa Chiara Corno, che hanno dato impulso e un decisivo apporto di idee all’intera iniziativa, e i 22 osnaghesi che hanno accettato di mettersi in gioco come protagonisti di Oganòs, costruendo, con i loro racconti, non solo la trama di uno spettacolo, ma anche una nuova trama di comunità”.