Merate, uno spettacolo online in occasione della Giornata della memoria

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In streaming lo spettacolo “Dal campo da calcio ad Auschwitz” di Davide Giandrini

Le bibliotecarie hanno realizzato anche un video lettura dedicato agli studenti di terza media

MERATE – S’intitola Dal campo da calcio ad Auschwitz. Storia di un allenatore ebreo e della sua famiglia lo spettacolo scritto e interpretato da Davide Giandrini promosso dall’assessorato alla Cultura in occasione della giornata della Memoria.

L’appuntamento è per sabato 23 gennaio alle 17.30 con la diretta streaming che sarà possibile seguire accedendo al link che verrà pubblicato sulla home page del comune di Merate (http://www.comune.merate.lc.it/hh/index.php)

Lo spettacolo è inserito nel Circuito Spettacolo dal Vivo di Regione Lombardia e realizzato con il contributo della Provincia di Lecco.

Le bibliotecarie hanno realizzato una video lettura dedicata al tema specifica per gli studenti delle classi terze della scuola secondaria inferiore visibile sul canale YouTube dell’ente : https://www.youtube.com/channel/UC1TMBiTZ7cnZCYsHu5pbXjw

 

LA STORIA DELLO SPETTACOLO “DAL CAMPO DA CALCIO AD AUSCHWITZ”

Arpad Weisz è stato un buon giocatore di calcio, e uno dei più grandi allenatori. Nel 1938 “il miglior mister che c’è in circolazione” è conteso dalle squadre più titolate del campionato italiano. Il suo Bologna quell’anno è primo in classifica, ma Arpad, ebreo

ungherese, in seguito alla promulgazione delle leggi razziali, deve lasciare insieme a tutta la famiglia il lavoro e l’Italia. Sparisce improvvisamente da un giorno all’altro, riparando con la moglie e i due figli prima a Parigi, e poi a Dordrecht, una cittadina

dei Paesi Bassi dove riprende ad allenare la piccola squadra locale. Poco dopo viene però raggiunto, e la sua famiglia divisa. La moglie e i figli vengono deportati ad Auschwitz dove troveranno la morte nelle camere a gas di Birkenau, mentre Arpad

viene assegnato ad un campo di lavoro dell’Alta Slesia. Rimane in vita per altri quindici mesi, fino a trovare la morte, per freddo e per fame, ad Auschwitz.