Osnago omaggia Gino Strada con un maxi dipinto

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Gino Strada nell'opera di Bruno Freddi

Il maxi dipinto, realizzato dall’artista Bruno Freddi, è stato appeso sulla facciata di un edificio in centro

Presente la moglie Simonetta Gola: “Le sue idee ora camminino sulle gambe di chi è rimasto”

OSNAGO – “E’ importante il ricordo, ma ancora di più che le sue idee continuino a camminare sulle gambe di chi è rimasto”. Si è espressa così questa mattina, domenica 26 settembre, Simonetta Gola, moglie del compianto fondatore di Emergency Gino Strada, intervenuta sotto la pioggia all’inaugurazione del maxi dipinto, realizzato dall’artista Bruno Freddi, posizionato in bella mostra nel centro del paese lungo la facciata dell’edificio posto all’angolo tra piazza della Chiesa e via Cavour.

Simonetta Gola, moglie di Gino Strada

Un omaggio, sentito e commosso, che l’associazione osnaghese La voce del corpo ha voluto tributare al fondatore di Emercengy, scomparso lo scorso agosto a 73 anni, ricordando l’impegno continuo e incessante in nome dei diritti e della solidarietà internazionale. Nel bel dipinto che ritrae Gino Strada, realizzato da Bruno Freddi, artista che a Osnago ha ricevuto la cittadinanza onoranza, è riportata in maniera evidente la frase diventata la sua icona: “I diritti degli uomini devono essere di tutti gli uomini, proprio di tutti gli uomini, sennò chiamateli privilegi”.

Un concetto ribadito anche da Michele Ciarla, presidente del sodalizio osnaghese che ha ricordato la mostra di arte contemporanea del 2016 intitolata “Della pace e dell’ambiente”. “Ora questa tela resterà esposta qui per tre mesi. Dopodiché la vorremmo donare ad Emergency per posizionarla in altri siti”.

Emozionato e commosso l’artista Freddi che ha sottolineato l’enorme valore espressivo del volto di Strada: “Le sue rughe, il suo volto mi hanno sempre raccontato molto, ricordandomi della guerra e delle sue rovine che ho vissuto sulla mia pelle quando ero piccolo. Mi hanno sempre affascinato i muri delle case in rovina perché parlano del passato, raccontano sofferenze e portano consapevolezza. Come il volto di Gino che mi ha sempre ispirato tantissimo”.

Bruno Freddi

Prova ne è che Freddi avrebbe voluto in un primo tempo realizzare l’opera proprio come un murales, scegliendo poi, per ragioni di comodità e praticità, di realizzare una maxi tela che potesse anche essere spostata ed esposta in diverse sedi. “In questi anni abbiamo disseminato il paese di segni artistici e forse questa di Gino è l’opera più figurativa che abbia realizzato Bruno, con una rappresentazione fedele del volto – ha sottolineato il sindaco Paolo Brivio durante la cerimonia – . Un viso che ci ricorda l’importanza di guardare oltre i nostri stretti orizzonti denunciando i conflitti. La pandemia rischia di vederci rinchiudere nel nostro orticello attaccandoci ai diritti sacrosanti alla salute, ma non dobbiamo smarrire la visione su un orizzonte più ampio ed è per questo che quello di Strada è un lascito prezioso”.

Il sindaco Paolo Brivio

Una testimonianza che la moglie Simonetta Gola, responsabile comunicazione di Emergency, unita in matrimonio a Strada nel giugno 2021 di fronte al sindaco di Milano Beppe Sala (testimone Massimo Moratti), ha ribadito rimarcando l’impegno a ricordare concretamente Gino Strada nelle opere di ogni giorno, tenendo accesa la sua passione.
Al termine della cerimonia i partecipanti hanno potuto posizionare su un pannello un pensiero di ringraziamento a Gino Strada.

Presenti anche, con un banchetto, i volontari di Emergency con materiale informativo sulle proprie attività. All’appuntamento ha fatto capolino anche Alberto Casiraghy, fondatore della Casa Editrice Pulcinoelefante, con una serie di libretti a tiratura limitata, realizzata con lo stesso Bruno Freddi per sostenere Emergency.