Mostra: Giansisto Gasparini ‘incontra’ Artemisia Gentileschi

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LECCO – Inaugurazione venerdì 3 marzo 2017 alle ore 18 presso Palazzo delle Paure a Lecco della mostra “Arte mia sia Gentile Esca” al pubblico dal 4 marzo al 2 aprile 2017.

L’esposizione, curata da Tiziana Rota, presenta 32 disegni a penna e china, mentre il ciclo completo di disegni, in totale 46, sarà presentato grazie a un montaggio audiovisivo. Il progetto espositivo della mostra è stato realizzato dallo Studio di Architettura Diennnepierre di Lecco.

Giansisto Gasparini (Casteggio-Pavia 1924), artista milanese che da anni vive a Lecco, ha proposto un ciclo di disegni per contribuire a denunciare la violenza che continua a minacciare le donne. Un importante contributo alla riflessione su un tema purtroppo ancora scottante, ma anche l’occasione per conoscere in un ciclo compiuto e veramente particolare il disegno di questo artista.

“Con una serie di disegni realizzati con la mano sinistra tra il 1996-97 – spiega Tiziana Rota – Giansisto Gasparini offre un’intensa riflessione grafica sul tema della violenza che può nascere nel contesto della relazione amorosa. La mano sinistra viene attivata per un’urgenza espressiva impedita da un accidente al polso destro e il limite diviene per l’artista l’occasione per misurarsi con inedite possibilità. Lo spunto è un fatto storico, la violenza subita nel lontano 1611 da Artemisia Gentileschi, giovane pittrice, nello studio di Agostino Tassi, collega e collaboratore del padre Orazio”.

Qual è il sottile confine che separa seduzione e violenza in un rapporto erotico? Questa sembra essere la domanda che si è posto Giansisto Gasparini esplorando col suo segno grafico possibili risposte, non certo di ordine sociologico o psicologico. Gasparini è affascinato dalla storia di Artemisia Gentileschi e giocando a scomporre il suo nome Arte Mi Sia Gentil Esca, ci suggerisce il senso di una riflessione grafica del tutto privata sull’amore sessuale, il possesso dei corpi e della mente e i pericoli insidiosi della seduzione come arma di potere. Anche l’arte, qualsiasi arte, come gentil esca ha soggiogato Artemisia e tante altre donne. Con questa esplorazione ci aiuta a guardare il problema da un punto di vista interno alla coppia e ad individuare possibili antidoti alla violenza: cure che la prevengano.

“La violenza esercitata nell’ambito familiare – commente l’assessore alla cultura del Comune di Lecco, Simona Piazza – all’interno della relazione amorosa può e deve essere prevenuta e sconfitta solo con un’educazione sentimentale che prepari al rispetto dell’altro nella relazione ed insegni a gestirne la complessità e la ricchezza”.

La mostra sarà aperta con i seguenti orari:

da martedì a venerdì 9.30 – 18

giovedì 9.30 – 18, 21 – 23

sabato e domenica 10 – 18

chiuso il lunedì

Informazioni:

tel. 0341-481.247 – 249

mail segreteria.museo@comune.lecco.it
sito www.museilecco.org