Lions Club Castello Brianza, notte da “leoni” con Hemingway

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A Oggiono dedicata la serata del 21 luglio allo scrittore americano

Letture e melodie ricordando i luoghi dei suoi celebri romanzi, in particolare “Il vecchio e il mare”, dove il protagonista alla fine “sognava i leoni”

OGGIONO – Non poteva che essere all’insegna del leone e di Hemingway “La notte del leone” organizzata dal Lions Club Castello Brianza. Congiunzione astrale ha voluto che il 21 luglio, giorno in cui si è tenuto il tradizionale evento estivo in Piazza Alta a Oggiono, si entrasse ufficialmente nel quinto segno dello zodiaco e si celebrasse la nascita dello scrittore Hemigway.

Tanto è bastato per spingere gli organizzatori a dedicare la serata proprio all’autore statunitense, la cui famosa opera “Il vecchio e il mare” termina proprio con la parola “Lions”.

A dare benvenuto al pubblico, in arrivo sul luogo dell’iniziativa, il mosaico “Lion” opera dell’artista oggionese Daphne Newton, che si è lasciato poi coinvolgere dall’alta qualità e straordinario talento dell’ensemble formato dai musicisti Elena Mapelli, Margherita Santomassimo, Silvio Pontiggia, Luca Mazzoni, Andrea Cattaneo, ottimamente supportati dal service audio curato da Marco Albanese e Mattia Grasso di MusicaE20.

Il programma di sala si è rivelato un autentico e speciale viaggio musicale attraverso i
ritmi delle città che sono poi diventate gli scenari di alcuni tra i più celebri romanzi e racconti del grande scrittore americano: Milano (Addio alle armi), Parigi e Pamplona (Festa mobile e Fiesta), la regione dei Grandi laghi (Su nel Michigan e Grande fiume dai due cuori), l’Africa (Le nevi del Kilimangiaro), Finca Vigia (Il vecchio e il mare).

A introdurre di volta in volta le melodie, proponendo delle brevi letture tratte dalle opere itate, sono stati idealmente i camerieri o i proprietari dei locali di cui Ernest Hemingway fu assiduo frequentatore, che in forma colloquiale hanno raccontato agli spettatori aneddoti curiosi sul romanziere che permettessero di cogliere alcuni aspetti profondi dello scrittore Hemingway e alcuni aspetti tormentati dell’uomo Ernest. Buon amico di Hemigway anche James Joyce, omaggiato in occasione del centenario del suo “Ulisse”, sofferente per tutta la vita di problemi alla vista, uno dei service storici dei Lions.

Il denso programma musicale ha spaziato dagli Anni Venti agli Anni Sessanta, abbracciando brani indimenticabili come St. Louis Blues, Un americano a Parigi, The nearness of you, Amapola, Guantanamera, La Bayamesa, per chiudere con una sorpresa, The lion sleeps tonight, facendo riferimento alla scena con cui si chiude “Il vecchio e il mare” (“Il vecchio sognava i leoni”).

“Il vecchio e il mare” è il racconto dell’intera esistenza passata a risollevarsi dalla sconfitta, senza mai arrendersi, di un vecchio sul mare, un uomo che mentre lotta per l’esistenza sogna i leoni, che rappresentano per lui tutto ciò che vale la pena ricordare del passato e
che ritrova nella sua lotta contro il marlin, gli squali e il mare: la sua forza. La forza non solo fisica, ma anche mentale per vincere le grandi battaglie. Accanto al vecchio Santiago,
c’è il giovane Manolin, che lo accudisce e che è desideroso di imparare tutto quello che è veramente necessario per affrontare le grandi battaglie della vita dal vecchio: quelle contro il marlin, ossia l’avversario ideale che tira fuori il meglio di noi: la forza, il coraggio, l’amore e il rispetto; e quelle contro gli squali, i predatori distruttivi mossi solo da sconsiderati appetiti.

“Ed è proprio per questo – ha spiegato Lamberto Lietti, che a nome di tutto il Lions Club Castello Brianza Laghi ha ringraziato i presenti a fine spettacolo – che la concomitanza con l’evento a Villa Sironi di una associazione di giovani non può che farci sorridere e farci sognare a nostra volta i leoni”. I giovani rappresentano, come nel romanzo di Hemingway, la speranza; tutto quello che “i vecchi” hanno vissuto si può ritentare grazie a loro, e questa è fondamentalmente la ragione che ha motivato i Lions a devolvere il ricavato della serata ai progetti educativi dell’Oratorio di Oggiono.

In omaggio a uno dei valori dei Lions, “creare e promuovere uno spirito di comprensione e d’intesa fra i popoli del mondo“, a fine spettacolo è stata eseguita la canzone “If I can dream”, di Elvis Presley, che il cantante volle a tutti i costi interpretare nel giugno del 1968, come risposta di protesta al clima di violenza che si era creato in occasione degli assassinii di Martin Luther King e di Robert Kennedy, perché come scrisse Ernest Hemingway:

Nessun uomo è un’isola, completo in se stesso; ogni uomo è un pezzo del continente, una parte del tutto. Se anche solo una nuvola venisse lavata via dal mare, l’Europa ne sarebbe diminuita, come se le mancasse un promontorio, come se venisse a mancare una dimora di amici tuoi, o la tua stessa casa. La morte di qualsiasi uomo mi sminuisce, perché io sono parte dell’umanità. E dunque non chiedere mai per chi suona l a campana: suona per te”.

A patrocinare l’evento l’Amministrazione comunale di Oggiono, rappresentata dal Sindaco
Chiara Narciso, e realizzato grazie alla collaborazione della Comunità San Giovanni Battista,
i volontari che hanno allestito la piazza nonostante le temperature proibitive, e degli sponsor BCC Valle del Lambro, Novatex, Assicurazioni Generali -Agenzia di Oggiono e Cattaneo Paolo Grafiche.