Sabato 24 maggio alle 16:30 a Villa Bertarelli, la storia prende voce, Evento promosso dagli Alpini
Il Colonnello Giuseppe Magrin, racconterà le gesta del Tenente Ferdinando Urli, figura emblematica del fronte del Pasubio
GALBIATE – Il silenzio solenne delle montagne fa da sfondo a un incontro che promette di riportare alla luce storie dimenticate di coraggio e sacrificio. Il prossimo 24 maggio, alle ore 16:30, presso la suggestiva Villa Bertarelli di Galbiate, il Gruppo Alpini “Monte Barro” e la Sezione A.N.A. di Lecco daranno vita a una conferenza storica dal titolo evocativo: “Gli Eroi della Guerra del Pasubio”.
A prendere la parola sarà il Colonnello Giuseppe Magrin, relatore d’eccezione e profondo conoscitore della storia militare italiana, che racconterà le gesta del Tenente Ferdinando Urli, figura emblematica del fronte del Pasubio durante la Prima Guerra Mondiale. Non si tratterà di una semplice esposizione di fatti storici, ma di un vero e proprio viaggio nella memoria, attraverso le vicende umane e militari di uomini che hanno segnato con il loro valore le pagine più drammatiche del nostro Novecento.
L’iniziativa nasce dalla volontà dell’Associazione Nazionale Alpini di mantenere vivo il ricordo di quei soldati che, spesso in condizioni estreme, hanno dimostrato una tenacia e un attaccamento alla patria fuori dal comune. “Gli Eroi della Guerra del Pasubio” non è solo il titolo di una conferenza, ma un invito a riflettere sul significato profondo della parola “eroismo”, al di là delle celebrazioni e delle date commemorative.
L’appuntamento, gratuito e aperto al pubblico, si inserisce in un più ampio percorso di valorizzazione della memoria storica locale e nazionale. La scelta della sede – Villa Bertarelli, luogo simbolo di Galbiate – rafforza il legame tra territorio e tradizione, tra presente e passato.
Non resta che segnare la data in agenda: sabato 24 maggio, alle 16:30, un’occasione per riscoprire la storia attraverso il volto di chi l’ha vissuta. Con parole, immagini e racconti che parlano ancora oggi al cuore di chi ascolta.