Parrocchia dei Cappuccini, 50 anni di storia in un libro

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Libro Frati_04LECCO – Una storia lunga cinquant’anni raccontata per la prima volta in un unico volume: è “Frati tra la gente”, il libro che narra la storia della parrocchia dei Cappuccini, scritto da Franca Magistretti e Ciano Benaglio, presentato nella serata di giovedì tra le “mura amiche” del Cenacolo Francescano. Un appuntamento per ricordare il percorso intrapreso fino ad oggi dalla comunità parrocchiale e per celebrare, anche se un po’ in ritardo, il cinquantesimo di fondazione della parrocchia stessa.

Presenti, oltre agli autori e alla curatrice grafica Mariangela Tentori, anche l’attuale parroco padre Luigi Boccardi, il precedente parroco padre Saverio Corti e il neo eletto  provinciale dei Cappuccini lombardi, padre Sergio Pesenti. Ad allietare la serata, anche il Coretto della parrocchia, che ha intervallato gli interventi dei relatori con alcuni canti.

Libro Frati_03_autori“L’idea di scrivere questo libro – ha spiegato l’autrice Franca Magistretti – è venuta da padre Saverio, che mi ha chiesto di prendere in mano il lavoro; così ho iniziato a intervistare le persone che volevano raccontare la propria testimonianza e mi si è aperto un mondo: incontro dopo incontro, anche con i tanti frati che sono passati negli anni dalla parrocchia, ho riscoperto la passione e la voglia di ricostruire una storia comune a tanti di noi, una storia parrocchiale che mi sono accorta essere profondamente intrecciata con la storia della mia vita”.

Scrivere questo libro – ha confermato Ciano Benaglio, altro autore dell’opera – ha significato ripercorrere quanto vissuto in parrocchia, perché di fatto sia io che Franca siamo coetanei della parrocchia, siamo cresciuti con lei. Le stesse foto presenti nel libro sono un tuffo al cuore per molti di noi; questi due anni di collaborazione, caparbietà e testardaggine sono serviti anche per rinsaldare amicizie già presenti”. “E’ stato un lavoro impegnativo – ha precisato ancora Benaglio – soprattutto all’inizio quando si è trattato di scegliere il taglio da dare al libro. Alla fine poi ha prevalso la volontà di ordinare il racconto in capitoli che rispecchiassero la cronologia dei parroci che si sono succeduti, perché in fondo il parroco è la figura più significativa della comunità”. “La scintilla che ha dato avvio al lavoro – ha aggiunto Magistretti – è stata una foto che ritraeva dall’alto la chiesa con il viale Turati di fronte: un’immagine simbolica per la nostra parrocchia, perché rappresenta il viale come strada che porta alla chiesa e che, viceversa, dalla chiesa riporta verso il mondo”.

Libro Frati_05“Come parroco del Cinquantesimo – ha ricordato padre Saverio Cortivolevo un libro che tramite una raccolta di testimonianze parlasse dei costruttori di questa comunità, a partire dai frati passati, dalle vocazioni nate in parrocchia, fino a coinvolgere tutti i gruppi e le persone che fanno parte della comunità. Il risultato è ottimo e serve anche come verifica del cammino svolto in questi primi cinquant’anni; la stessa copertina è molto significativa: dimostra come la comunità sia fatta di tanti volti, di tante persone che hanno contribuito a scrivere una storia che deve assolutamente continuare”.

La capacità di vivere tra e per la gente – ha spiegato padre Sergio Pesenti, referente dei Cappuccini lombardi e tra i tanti frati passati da Lecco – è alla base del nostro mandato francescano, per questo considero l’intuizione della copertina molto bella: io stesso ho vissuto una parte di questa storia e il fatto che i vLibro Frati_06olti dei frati siano mescolati in mezzo a quelli della gente sottolinea il ruolo che i frati hanno all’interno della comunità”.

La comunità si costruisce nella collaborazione – ha concluso l’attuale parroco, padre Luigi Boccardi – ognuno col suo ruolo: il frate non distribuisce carismi, ma deve saper sintetizzare e mettere insieme le capacità di ciascuno, nell’ottica del bene comune e del richiamare tutti verso il centro, che è il Signore. La vita della parrocchia è la vita della gente, quindi le relazioni, le collaborazioni e il saper lavorare insieme sono elementi decisivi e pulsanti nel cammino di una comunità”.