Planetario: la scoperta astronomica dell’anno raccontata dall’esperto

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LECCO – La scoperta dell’anno, forse del decennio, verrà raccontata da uno degli autori al Planetario di Lecco. Ha destato scalpore anche tra il grande pubblico l’annuncio dato settimana scorsa dalla comunità scientifica internazionale: il rilevamento di onde gravitazionali accompagnate anche da quello simultaneo di radiazioni elettromagnetiche.

In poche parole, l’evento catastrofico che ha increspato il tessuto dello spazio-tempo è stato anche “visto”, oltre che captato con la flebilissima voce delle onde gravitazionali.

Questi eventi sono sempre catastrofici: nella fattispecie si è trattato dello scontro e della fusione di due stelle di neutroni, astri estremi di densità inimmaginabile (in uno spazio simile a quello della città di Lecco si stipa una massa che va da 1,4 a 3 volte quella del Sole).

Su questo cataclisma avvenuto a 130 milioni di anni luce dalla Terra sono stati puntati tutti i più grandi telescopi del mondo, in uno sforzo concentrato di osservazione senza precedenti. In prima fila gli astronomi dell’Eso (European Southern Observatory), tra cui alcuni ricercatori dell’osservatorio di Brera-Merate. Due di loro, Stefano Covino e Paolo D’Avanzo, sono da anni conferenzieri abituali del Planetario di Lecco.

Sarà proprio D’Avanzo il protagonista della serata che il gruppo Deep Space ha organizzato al Planetario, mercoledì 25 ottobre alle ore 21. Già autore in passato di scoperte mozzafiato (per due volte ha rilevato l’oggetto più lontano dell’Universo), racconterà i momenti memorabili della scoperta, la natura e l’importanza della ricerca, e il rilievo eccezionale di questo risultato. Uno su tutti: abbiamo la prova dell’origine di tutti gli elementi pesanti che conosciamo: l’oro, il platino, il piombo, l’uranio e tutti gli altri elementi di numero atomico superiore al ferro nascono in un tempo rapidissimo in queste esplosioni spaventose. Pensiamoci la prossima volta che vedremo e regaleremo un collier. L’ingresso costa 6 euro, ridotto 4.