Quattro cori per la ‘Messa di Gran’ di Liszt. Concerto imperdibile

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Martedì 4 ottobre alle 21 nella Basilica di San Nicolò in Lecco da segnare in calendario per gli amanti della musica classica. Ben quattro cori polifonici lecchesi – Accademia Corale, Coro Carmina Mea , Coro San Giorgio (Acquate) e Coro Vocis Musicae Studium di Oggiono riuniti sotto la direzione del maestro Antonio Scaioli per cantare La messa di Gran del grande compositore ungherese Franz Liszt si cui si celebra quest’anno il bicentenario dalla nascita.

Protagonisti della serata, assieme ai cori lecchesi riuniti straordinariamente per l’occasione, i solisti Gabriella Locatelli Serio, soprano; Marta Fumagalli, mezzosoprano; Paolo Borgonovo, tenore; Oliviero Pari, baritono; i musicisti Luca Colombo, Leonardo Gatti e Micòl Zamburlini, violoncelli; Stefano Dall’Ora, contrabbasso; Massimo Borassi, organo. La direzione è stata affidata al maestro  Antonio Scaioli.

L’ingresso è libero.

L’evento è stato organizzato dall’Associazione musicale lecchese Harmonia Gentium all’interno della rassegna  internazionale “Capolavori di Musica Religiosa”.

Completata il 2 maggio 1855, la messa, composta per la consacrazione della nuova cattedrale ungherese di Esztergom (in tedesco Gran), è una pietra miliare della vita artistica di Liszt.  Si tratta della composizione di musica sacra che, dopo la stesura dei suoi primi mottetti e dopo la sua prima messa per voci maschili del 1848, rivelò al clero e al compositore stesso che il suo talento creativo da lì in poi si sarebbe focalizzato sulla musica a carattere religioso. La messa, orchestrata, fu diretta da Liszt stesso il 31 agosto 1856 a Esztergom.
Il compositore stesso considerò il suo lavoro di particolare rilievo; subito dopo la pubblicazione del 1859, inviò una copia della partitura lussuosamente rilegata al Papa Pio IX tramite l’arcivescovo Gustav Hohenlohe, con l’auspicio che la messa fosse eseguita anche nella basilica di San Pietro in Roma. Il riscontro del Papa fu trasmesso tramite lo stesso arcivescovo: “Per cortesia, comunichi al signor Liszt che lo benedico e gli dica che la bellissima messa che mi ha voluto inviare sarà eseguita nella basilica di San Pietro, e che presenzierò di persona”. Nella stessa occasione Liszt ricevette le insegne dell’Ordine di Commendatore di San Gregorio Magno.
Ciononostante, in San Pietro a Roma, la messa in versione orchestrale non venne mai eseguita. Il coro poté essere accompagnato, secondo i dettami della riforma della musica sacra, solo dall’organo e da alcuni strumenti a corda. Per l’esecuzione in Vaticano, Salvatore Meluzzi, maestro di cappella della Cappella Giulia, fu incaricato di trarre, dal materiale orchestrale di Liszt, una versione per organo, violoncello e contrabbasso. Ed è questa, nota come Versione Vaticana della Messa di Gran, che verrà eseguita il 4 ottobre nella basilica di San Nicolò in Lecco.