Rinasce la Linea Cadorna grazie agli alpini lecchesi

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LECCO – Gli alpini di Lecco recuperano la Linea Cadorna. Nella frazione derviese di Corenno Plinio i volontari dell’Ana-Associazione nazionale alpini hanno restaurato il tratto delle fortificazioni di difesa del confine tra Italia e Svizzera, costruite tra il 1911 e il 1916.

Circa 400 volontari hanno impiegato 923 giorni tra preparazione e lavoro, suddivise in 4630 ore. Il 3 giugno, l’Oafn-Occupazione avanzata frontiera nord (vero nome della linea) sarà presentata alla collettività.

“Il progetto è partito qualche anno fa – dichiara il vicepresidente della sezione di Lecco Mariano Spreafico – e viene consegnato alla cittadinanza nel 90° di fondazione delle penne nere lecchesi. Vogliamo che i nostri valori vengano portati avanti nel tempo e mai dimenticati”. Il tratto delle fortificazioni che interessano l’intervento sono quelle tra Dervio e Vestreno. “Ora presentiamo la Linea Cadorna, poi la prossima primavera consegneremo la fortificazione alla Regione – spiega Piero Dell’Era, responsabile della Protezione Civile – è anche un modo per cercare di attrarre e aumentare il turismo nella nostra zona”.
Il responsabile di scuola e cultura dell’Ana Ivan Piazza è entusiasta. “È un sogno che si realizza. Queste opere erano state dimenticate, per anni le ho cercate e quando sono riuscito a trovarle mi sono messo a piangere dalla gioia”.

Il progetto, finanziato da Interreg (cooperazione transfrontaliera tra Italia e Svizzera), è costato 1.267.000 euro. Agli alpini, come rimborso spese, andranno circa 50mila euro.