Ronzinante, il teatro al tempo del virus tra corsi online e spettacoli cancellati

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L’emergenza sanitaria ha bloccato anche l’attività teatrale: ecco il bilancio di Ronzinante Teatro

L’associazione non si è mai fermata e si è messa in gioco con dirette e shetck online. “Speriamo in estate di poter fare qualche spettacolo all’aperto”

 

MERATE – Oltre 100 letture e racconti per bambini, rubriche e sketch inediti per i più grandi. Il tutto messo a disposizione sulla propria pagina Facebook, diventando per molte persone un appuntamento atteso e gradito. E tanti progetti per il futuro, a partire (se chiaramente ci sarà il via libera dalle autorità) da spettacoli estivi all’aperto per grandi e piccini. Non si è fermata, neppure ai tempi del coronavirus, l’attività della nota e apprezzata compagnia teatrale Ronzinante che, facendo di necessità virtù, ha attivato la modalità online per le proprie attività riuscendo a garantire anche i corsi teatrali per bambini, adolescenti e adulti. Un modo per restare vicini al proprio pubblico, pur consci che l’emergenza sanitaria ha cancellato 12 repliche tra marzo, aprile e maggio e un festival “nuovo di zecca” dedicato alla figura femminile.

“Siamo ben consci che il teatro, quello vero, non può essere sostituito da dirette streaming e video. Ma siamo voluti restare vicini al nostro pubblico. Ci si è lasciati con Ronzinante Teatro che avrebbe dovuto replicare il 28 febbraio, per i tanti meratesi che non avevano trovato posto al debutto, lo spettacolo Wannsee di Ivano Gobbato. Dopo un iniziale sconforto e un tentativo, vano, di riprogrammare a breve i vari spettacoli ed eventi in calendario, Ronzinante Teatro sin dal 3 marzo ha cominciato ad approcciare con impegno la modalità online per proseguire la propria attività”.

 

Lo spettacolo Wannsee, realizzato in occasione della giornata della memoria

Sono così nate le letture, le rubriche e gli sketch sulla propria pagina Facebook, i corsi teatrali online. Lorenzo Corengia ed Emiliano Zatelli spiegano le ragioni di questo forte impegno intrapreso fin da subito: “Il 22 febbraio eravamo in scena a Milano e già l’aria si faceva ”pesante”. Avevamo intuito che qualcosa sarebbe cambiato drasticamente. Ecco, non pensavamo così tanto. Per quanto riguarda l’ambito teatrale questa epidemia è e sarà decisamente grave e dannosa, e segnerà forzatamente un nuovo punto di partenza, soprattutto per chi di teatro ci vive.  Non è il nostro caso, certo, ma sicuramente vedere sospendere tutte le attività così improvvisamente, è stato un dramma anche per noi che viviamo con una passione assoluta l’impegno teatrale. Avevamo tante repliche in programma, un festival ai nastri di partenza, i nostri corsi di teatro che ci permettono di raggiungere tante persone di tutte le età”.

 

“Quindi, dopo poche telefonate tra i vari soci, abbiamo deciso che questo virus non ci avrebbe gettato a terra. Volevamo e vogliamo mantenere un legame costante con i nostri amici, sostenitori, con gli allievi dei nostri corsi; regalare a noi stessi dei momenti di svago per liberare la fantasia e frenesia durante questa clausura forzata; divertire e divertirsi come spesso abbiamo fatto durante i nostri spettacoli; realizzare, nel nostro piccolo, un semplice servizio di intrattenimento durante queste lunghe giornate”.

Una soluzione immediata che non vuole essere una “sostituzione” tout court alla precedente attività.  “Riguardo alle varie discussioni che si stanno facendo intorno al futuro del teatro noi siamo ben consci che il Teatro, quello vero, non è sostituibile da video o da dirette streaming. Lo spettacolo dal vivo, quello che regala emozioni forti, quello che lascia l’amaro in bocca, quello che fa scoppiare un fragoroso applauso, che sbellica dalle risate, che fa piangere, quello che per noi significa prove estenuanti, luci piene e soffuse, palchi impolverati, sudore per la tensione e i costumi, viaggi sul nostro furgone rosso per raggiungere nuovi teatri , le lezioni con i nostri allievi…tutto questo, sappiamo bene quanto ci manca”.

“La nostra speranza, oltre ovviamente che questa situazione si risolva al più presto e con tanti risvolti positivi nel nostro modo di essere individui e comunità, è che questi brevi racconti che stiamo realizzando e pubblicando giornalmente sulle piattaforme social, facciano riscoprire a più persone possibili autori, romanzi, fiabe, raccolte, poesie che potranno ritrovare nelle biblioteche, nelle librerie o magari già oggi nei propri scaffali.
Una cosa è certa: ci manca il Teatro, ma tanto. Speriamo che manchi tanto anche al pubblico e che, una volta che sarà tutto risolto, torni ancor più numeroso nelle sale. Perché attori in scena senza pubblico in platea non potrà mai essere teatro”.

Per dovere di cronaca la compagnia meratese ha visto svanire 12 repliche tra marzo, aprile e maggio dei vari spettacoli in repertorio che avrebbero dovuto essere messi in scena in diverse regioni italiane, nonché un festival “nuovo di zecca” dedicato alla figura femminile che, con la collaborazione di diverse associazioni meratesi e con il contributo di diversi realtà commerciali, avrebbe portato 3 spettacoli a Merate nel mese di Aprile.
Inoltre è tuttora in fase di attenta valutazione l’organizzazione del 5° Festival Nazionale “Città di Merate”, in programma da ottobre 2020. Tante sono le risposte che si aspettano in materia di disposizioni sanitarie per luoghi come cinema e teatri. Nondimeno tanti dubbi sorgono circa la volontà delle persone di partecipare come pubblico agli eventi.
Ma si pensa anche in positivo: difatti per l’estate Ronzinante Teatro sta già valutando di organizzare qualche spettacolo all’aperto presso la propria sede e campus teatrali della durata di una settimana per bambini, il tutto, ovviamente, se le future disposizioni in materia di salute pubblica lo consentiranno. Insomma il motto della compagnia meratese in questi mesi è stato, come per tutti, “io resto a casa” ma “senza mai fermarsi”!