Salvo Sottile a Palazzo Falck: “Ecco Cruel, il mio nuovo giallo”

Tempo di lettura: 4 minuti
Salvo Sottile
Salvo Sottile nel "salotto" di Palazzo Falck
Salvo Sottile nel “salotto” di Palazzo Falck

 

LECCO – Palazzo Falck si tinge di giallo con il giornalista Salvo Sottile che presenta “Cruel” il suo nuovo libro su omicidio e pregiudizio.

Salvo Sottile racconta il suo libro dal titolo "Cruel"
Salvo Sottile racconta il suo libro dal titolo “Cruel”

 

Dopo una carriera televisiva nella quale si è occupato dei casi che negli ultimi anni hanno riempito le pagine di cronaca nera, Sottile intende smontare l’idea di giustizia lombrosiana (“l’assassino è quello che ha i connotati più adatti a questo ruolo”) che secondo lui ha preso piede tra il popolo dei telespettatori.

la sala conferenze di Palazzo Falck durante la presentazione di Sottile
la sala conferenze di Palazzo Falck durante la presentazione di Sottile

 

Salvo Sottile
Salvo Sottile

“E’ come quando ci sono i mondiali di calcio e il Paese si riempie di commissari tecnici – spiega il giornalista – così di fronte ai fatti di cronaca nera spuntano milioni di detective. I processi vengono fatti nelle trasmissioni televisive e gli spettatori attribuiscono il ruolo di colpevole a chi ha la faccia dell’assassino”.

Il libro ha come protagonista Mauro, giornalista cialtrone, che si trova ad avere a che fare con l’omicidio di una giovane donna; ad indagare sul caso c’è il poliziotto Vincenzo Sciuto e il ruolo fondamentale nella vicenda spetterà ai piccoli dettagli, che, secondo l’autore, “sono la parte fondamentale di ogni storia che si tende a perdere di vista”.

“Leggendo Cruel ci si trova di fronte ai propri pregiudizi – continua Sottile – i personaggi si schiantano sulle proprie idee, perché questo libro è feroce solo nel titolo e il male che vi lavora dentro agisce solamente in modo sotterraneo. Ogni personaggio presente nel racconto avrà un motivo per uccidere, cosa che mete in risalto il fatto che esista sempre più di una realtà, a decifrare il caso sarà un piccolo dettaglio, presente sin dal principio, ma che passa inosservato per tutto il tempo”.

Ampio spazio nel racconto lo ha anche la dimensione del dramma personale, come spiega l’autore del giallo: “Gli assassini si trovano a vivere i loro drammi attraverso quelli delle vittime e per il giornalista Mauro l’omicidio della giovane donna è anche l’occasione per intraprendere un viaggio dentro sé stesso”.

la copertina di Cruel
la copertina di Cruel

 

In Cruel, Sottile solleva anche la questione della scienza usata come mezzo per risolvere i casi di omicidio: “La scienza è un valido aiuto per le forze dell’ordine impegnate ad indagare sui fatti violenti, ma deve essere usata nel modo corretto, altrimenti va solo a vantaggio degli avvocati che riescono a smontare prove di colpevolezza presentando come inattendibili alcuni riscontri di indagine. I tagli fatti dal governo, poi, non aiutano le forze dell’ordine ad avere a disposizione tutti gli strumenti adatti al lavoro sulle scene del crimine, a maggior ragione la scienza si può rivelare un’arma a doppio taglio”.

Nonostante i palinsesti televisivi siano pieni di programmi che si occupano sistematicamente di casi di omicidio tristemente famosi, tra cui si ricorda anche il programma dal titolo “Quarto Grado” che ha corroborato la carriera televisiva di Sottile, secondo il giornalista questo non caratterizza il nostro Paese,  “sempre sotto accusa da chi vive all’estero, ma più per fatti riguardanti la politica o i conti che per quanto riporta la nostra cronaca nera”, anche se la morbosità con cui in televisione vengono ripresi alcuni fatti “sembra abbia la modalità di ripetizione con cui si raccontano le favole ai bambini – dice Sottile –  i quali vogliono che vengano dette loro ripetutamente le stesse cose per un numero infinito di volte”.

Al termine della presentazione Salvo Sottile ha firmato le copie del suo libro ai presenti.

Sottile mentre firma le copie del suo libro
Sottile mentre firma le copie del suo libro