Tagli al settore pubblico: protestano gli statali, 2 ore di stop

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LECCO – Lavoratori statali sul piede di guerra, martedì, contro la “spending review” e i possibili tagli al comparto. Sono le sigle sindacali Fp-Cgil, Cisl-Fp, Uil-Fpl e Uil-Pa, all’indomani della richiesta d’incontro inviata dalle confederazioni al presidente Monti, ad annunciare due ore di stop al pubblico impiego, in quella che è la prima giornata di mobilitazione del settore.

Protestiamo – si legge in una nota – contro la politica degli annunci e delle indiscrezioni a mezzo stampa portata avanti da questo Governo. Ma soprattutto contro l’approccio ideologico nei confronti del pubblico impiego. Approccio che rischia di tradursi in tagli lineari di organico mascherati da revisione della spesa, accorpamenti di enti contrabbandati per riorganizzazioni, attacchi alla dignita’ dei lavoratori pubblici spiegati con le urgenze di cassa”.

”Sono misure inaccettabili – avvertono – tanto più in un momento di difficoltà del Paese. E rappresentano una contraddizione in termini: quando alla pubblica amministrazione si chiede di dare il massimo in termini di servizi alle persone, di supporto alla crescita, di lotta all’evasione fiscale, invece di investire in competenze e professionalità si riapre il capitolo della caccia alle streghe.Bisogna cambiare rotta. Per questo vogliamo un tavolo con il Governo”.

I sindacati ritengono che serva ”un piano complessivo di riorganizzazione della Pa, come si è iniziato a fare con l’intesa. Bisogna decidere – sottolineano – quali sono i servizi indispensabili e quelli che servono ai cittadini, alle famiglie, alle imprese. E poi mettere mano ad un riordino vero e proprio degli enti. Bisogna far costare meno i servizi, aumentando la qualità e valorizzando il capitale umano”.

Anche a Lecco i sindacati manifesteranno con un presidio nel piazzale dell’Ospedale Manzoni, dalle 10:00 alle 12:00, distribuendo volantini per sensibilizzare la cittadinanza.