Tanti lecchesi all’apertura del “Memoriale della Shoah”

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Il “Memoriale della Shoah” (www.binario21.org) ha aperto le porte ieri, 30 gennaio 2012, in occasione del 68esimo anniversario della deportazione degli ebrei presso il campo di concentramento di Auschwitz; in particolare, sono ormai 16 anni che questo evento così drammatico viene ricordato grazie all’impegno della comunità ebraica di Milano e alla comunità S. Egidio (Milano).

30 gennaio 1944. Sotterranei della stazione Centrale di Milano. Binario 21. Da qui, un convoglio classificato come “merci” parte in direzione della Germania. Su ogni singolo vagone, sempre che tali li si possa chiamare, vengono stipate anche una cinquantina di persone in um spazio di poco più di 10m^2. L’aria è gelida (ad Auschwitz le temperature arrivano anche a -20 in questo periodo) ma al tempo stesso soffocante per l’odore, dovuto ad escrementi e rifiuti gettati in un angolo, dentro ad un lurido secchio.

Si potrebbe continuare a lungo a raccontare questi fatti sconcertanti riguardanti la crudeltà degli uomini contro i propri fratelli. E così, anche lunedì, hanno portato la propria testimonianza il Rabbino-capo di Milano, A. Jarach, il Rabbino emerito di Milano, un sacerdote ambrosiano che ha contribuito a salvare centinaia di ebrei e una sopravvissuta, la celeberrima Liliana Segre. Al grido di “Giovani, siate uomini liberi perchè solo chi è libero è un vero uomo”, migliaia di uomini, donne e bambini, ma sopratutto giovani (molti anche di Lecco e della provincia), l’anima vivente e pulsante di questo nuovo secolo perchè “questo abominio non abbia più a ripetersi”, hanno ascoltato ma soprattutto sentito col cuore le emozioni, i ricordi di questo luogo, una vera e propria pietra miliare della nostra storia e di quella dell’intera umanità.