Teatro Invito: “Il Coronavirus mette in ginocchio le imprese della cultura”

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L'ingresso dell'Auditorium in via Ugo Foscolo

La lettera appello di Teatro Invito sulle ripercussioni economiche per le compagnie teatrali

“La chiusura forzata dei teatri ha già prodotto più di 10 milioni di danni”

LECCO – “Il teatro italiano sta attraversando un momento di grande difficoltà: la chiusura forzata dei teatri ha già prodotto in una sola settimana più di 10 milioni di danni e ieri è stato approvato il nuovo decreto che blocca ancora le attività culturali fino all’8 marzo, nelle regioni toccate dal contagio. Sono danneggiate le imprese ma anche i lavoratori dello spettacolo (artisti, tecnici, organizzatori), categoria priva di ammortizzatori sociali, pagata a giornata.

A differenza di chi opera nel settore pubblico, le Compagnie Teatrali se non lavorano non vengono pagate. Questo è tanto più rilevante per le Imprese che organizzano e mettono in scena spettacoli per le scuole. Il Decreto Ministeriale impedisce le uscite didattiche, cui gli spettacoli teatrali sono equiparati, fino al 15 marzo.

Questo significa che nelle tre settimane di più intenso lavoro dell’anno le Imprese di teatro che operano per e con le scuole sono costrette a inattività forzata. Questo significa quindi che Rassegne organizzate grazie a mesi di lavoro, tournée di attori e tecnici da una città all’altra del Paese, sbigliettamenti previsti che dovevano coprire le spese vive delle nostre imprese, tutto rischia di andare in fumo.

Per questo motivo lanciamo un appello, affinché tutti coloro che sono convolti nella complessa macchina teatrale italiana (Ministero, Regioni, Comuni, Istituti Scolastici, ecc.) acquisiscano consapevolezza delle difficoltà attuali e si adoperino perché la situazione possa ritornare alla normalità in tempi relativamente brevi, e soprattutto per dare la possibilità di recuperare e non annullare i lavori a oggi sospesi, anche a calendario scolastico inoltrato.

Le Imprese della Cultura e dello Spettacolo dal vivo sono organismi fragili, che richiedono anni di lavoro e di cura per diventare efficienti e professionali ma che purtroppo rischiano in tempi molto veloci di entrare in crisi irreversibile. Tutti coloro che hanno a cuore il nostro lavoro possono contribuire a sostenerlo. L’unico scambio tra persone a teatro è quello di pensiero!”

Teatro Invito