Civate. Il video del giovane Matteo Colombo vince il contest di Regione Lombardia

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Il civatese primo nella categoria 18-24 anni

“L’attuale pandemia sta cambiando il modo in cui viviamo, ma non p tempo di gettare la spugna”

CIVATE – C’è anche Matteo Colombo di Civate tra i vincitori del bando dedicato al concorso “Lombardia 2030. La Lombardia che vorrei”. Insieme al lecchese anche Anna Claudia Bassani di Milano e Luca Bassanelli di Piario (Bg).

L’iniziativa è stata promossa dall’assessore regionale allo Sport e Giovani, Martina Cambiaghi, e aperta a filmmaker under 34: in un video di tre minuti gli autori hanno raccontato visivamente il nostro territorio da qui ai prossimi dieci anni. Un modo creativo e attuale per coinvolgere gli under 34 dando l’opportunità di dimostrare inventiva e valorizzare il proprio talento.

Un concorso per promuovere e rilanciare l’immagine della Lombardia attraverso uno degli strumenti di marketing più vicini ai giovani, in piena emergenza globale per la diffusione del Covid-19. I partecipanti hanno raccontato attraverso i loro occhi un’idea di sport, cultura, partecipazione, territorio, eventi, lavoro, turismo per la Lombardia del futuro.

I vincitori sono stati suddivisi in tre categorie di partecipazione (18-24, 25-29 e 30-34 anni); i video prescelti saranno promossi tramite i canali social di Regione Lombardia. Matteo Colombo di Civate ha vinto nella categoria 18-25 anni con il video “La Lombardia che vorrei”, aggiudicandosi il premio di 5.000 euro.

Il video di Matteo Colombo

“L’attuale pandemia sta cambiando il modo in cui viviamo: il modo in cui vivere le relazioni, lo sport, il lavoro, la musica, l’amore. I momenti bui mettono alla prova la nostra forza, mettono sotto pressione i nostri limiti, ma ci ricordano che a volte l’importante non è come spendiamo il nostro tempo, ma con chi lo spendiamo. Questo momento ci ha ricordato che non importa da dove veniamo, cosa pensiamo, per chi preghiamo: dopotutto non siamo così diversi. Viviamo in uno dei posti più belli del pianeta: il Resegone ci guarda, la Madonnina ci guarda. Non è il tempo di gettare la spugna, ma è il tempo in cui possiamo migliorare come umanità, come persone. È il momento per prepararci a vivere più uniti, più forti, più connessi, più attenti all’ambiente, più attenti ai bisogni di ciascuno; e oggi più che mai, per quanto possa sembrare banale, ogni piccolo gesto del singolo può davvero fare la differenza. Integrazione, diversità, uguaglianza, sostenibilità, unità. Questo è il momento. Un nuovo capitolo sta per cominciare. Lombardia 2030. La Lombardia che vorrei”.

La voce fuori campo recita queste parole. Il messaggio che vorrei lanciare con questo progetto è proprio questo: quello di non lasciarci abbattere da questo momento di sconforto, ma di apprezzare le bellezze che ci circondano e prepararci a vivere un futuro più nuovo e più bello, insieme.