Varenna, un libro racconta la storia della Sala Stemmata di Villa Cipressi

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L'ingresso della Sala del Caminetto

La presentazione il 12 settembre alle ore 17

Il volume è di Vittorio Mezzera ed è editato dal Comune di Varenna e dall’Associazione Culturale Luigi Scanagatta

VARENNA  La bellezza di Villa Cipressi e dei suoi giardini è nota a molti. Tra le stanze della villa, è altrettanto nota, in particolare ai varennesi, la quattrocentesca “Sala del Camino” (o del “Caminetto”). Si tratta di una vera è propria Sala Stemmata, o “camera picta”, e costituisce la rappresentazione genealogica di una stirpe mediante una serie di stemmi nobiliari: un modello iconografico che si afferma a partire dal Medioevo pressoché in tutto il mondo occidentale. Serve a celebrare “l’amore della casata” e il prestigio raggiunto nell’ambito del patriziato locale.

Oggi, un libro di Vittorio Mezzera edito dal Comune di Varenna e dall’Associazione Culturale Luigi Scanagatta svela la storia e i particolari di questo luogo. Si tratta del volume “La Sala Stemmata di Casa Serponti nella Villa Cipressi di Varenna” (Editoria Grafica Colombo, Valmadrera, 2019, pp. 127). L’autore ripercorre la storia della splendida Villa Cipressi , mettendo in luce, in particolare, il ruolo di alcuni sorprendenti personaggi che possedettero e abitarono la villa nel corso dell’800 e del ‘900, quali l’imprenditore l’imprenditore serico Enrico Andreossi (1828-1884), il nobile ed eccentrico ornitologo Rev. Hubert Delaval Astley (1860-1925), il ricchissimo e sfortunato Baronetto Sir Richard Vincent Sutton (1891- 1918), e infine l’editore e tipografo Carlo Accame (1893-1975), ultimo proprietario privato della villa. Viene anche ricordato l’episodio, del 1838, che vide la presenza nella Villa Cipressi, per un pranzo, dell’Imperatore d’Austria e Ungheria, Ferdinando I e la sua consorte l’Imperatrice Maria Anna di Savoia, in occasione del viaggio che li portò a Milano e a Venezia, provenienti dal Tirolo percorrendo la strada militare aperta nel 1831 lungo la Valtellina e la sponda orientale del Lago di Como. Il capitolo centrale del testo decifra e illustra il fregio pittorico stemmato della sala di Casa Serponti.

I fregi stemmati raffigurano complessivamente 31 stemmi, compresi gli stemmi del Duca di Milano Gian Galeazzo Maria Sforza (1469-1494) e dei Feudatari di Varenna Conte Pietro II dal Verme (1425-1485) e sua moglie la Contessa Chiara Sforza (1467-1531). Numerosi sono gli stemmi di famiglie nobili di Varenna: Campioni, Della Mano o Magni, Scotti, Bordoni, De Cella, Serponti, Calvasina, Tenca, Balbiano o Balbiani, Mantica o Mantici, Venini e Mazza. Sono anche presenti le raffigurazioni di stemmi di alcune famiglie non varennesi: Lavizzari, Erba, Moriggi, Cattaneo – Torriani di Valsassina, Curioni, Andriani. Per ogni stemma dipinto nella sala viene fornito il raffronto con le appropriate fonti araldiche, nonché utili notizie storiche sintetiche della famiglia corrispondente.

In appendice viene infine proposto un approfondimento storico-araldico dello stemma della famiglia Serponti dei rami di Varenna e del ramo di Pescia.

La presentazione del volume avverrà nella “Sala del Pergolato” di Villa Cipressi sabato 12 settembre 2020 alle ore 17.00. Al termine della presentazione, rispettando le regole di sicurezza dettate dalle norme anti Covid-19, si potrà visitare a piccoli gruppi la “Sala stemmata” di Villa Cipressi.